Ullrich potrebbe tornare in gruppo: «Sono aperto a qualsiasi ruolo»

Ullrich
Jan Ullrich in una foto d'archivio al Giro di Lombardia 2022
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Jan Ullrich non esclude la possibilità di un ritorno nel ciclismo. Il vincitore del Tour de France del 1997 ha affermato di aver finalmente superato anni turbolenti, tra alcol, droghe e un arresto. Parlando con il quotidiano tedesco Bild, il 49enne nato a Rostock ha lasciato intendere che potrebbe essere interessato a lavorare nel gruppo dei professionisti. «Ovviamente non sarò il direttore sportivo di una squadra, ma se qualcuno ha bisogno di me sono aperto a qualsiasi ruolo», ha detto Ullrich.

Ullrich è tornato sui suoi ultimi anni, travagliati a dir poco. «Sono riuscito a ricostruire un ambiente stabile intorno a me. Grazie anche allo sport, che è una parte importante della mia terapia. Mi sono anche confrontato con psicologi e ho provato l’ipnosi una volta. Anche questo aiuta, ma non così profondamente. Per come sono fatto mi necessita molto tempo per entrare in confidenza davvero con le persone, in modo da potermi aprire».

Ullrich è tornato recentemente sotto i riflettori per l’annuncio dell’uscita su Amazon Prime Video di un documentario, diviso in quattro parti, sulla sua vita. Sarà la prima volta che Ullrich parlerà a fondo pubblicamente della sua turbolenta carriera, quando è passato da eroe nazionale a traditore. «Ultimamente si è parlato molto di me, in positivo e in negativo. È giunto il tempo di raccontare la mia storia, per intero, dal come sono passato a essere cercato da tutti all’essere solamente un bersaglio».

La speranza di Ullrich è che il documentario gli servirà per tornare in punta di piedi e accettato nella vita pubblica. «Spero che dopo la serie tv, quando tutte le questioni saranno state ridiscusse e finalmente concluse, si apriranno di nuovo alcune porte. Per poter innanzitutto affrontare la vita con più libertà e serenità».