Nel 1925 Girardengo era già il “Campionissimo”. E Binda l'astro nascente. Nessuno dei due, però, era affascinato dal Tour de France, che invece era il regno incontrastato del trentunenne Ottavio Bottecchia. Il quale faceva né più né meno quello che avrebbero fatto molto tempo dopo alcuni campioni moderni: aveva individuato nella Grande Boucle la fonte primaria di guadagno (la fama gli interessava meno) e su quella corsa impostava la stagione...
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