Uijtdebroeks: «Nel 2023 correrò più gare a tappe di una settimana. Mi piacerebbe partecipare alla Vuelta»

Uijtdebroeks
Cian Uijtdebroeks vince l'ottava tappa del Tour de l'Avenir 2022 (foto: Anouk Flesch)
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Se Remco Evenepoel è per i belgi il nuovo Eddy Merckx, Cian Uijtdebroeks è il nuovo Evenepoel. Professionista con la Bora-hansgrohe dal 2022 senza passare tra i dilettanti, il talento belga si è reso protagonista di una stagione davvero intensa che ha vissuto il suo culmine nella vittoria del Tour de l’Avenir.

Per il 2023 Uijtdebroeks è pronto a fare un ulteriore passo in avanti, facendo esperienza soprattutto nelle gare World Tour. «Farò un po’ più di gare a tappe, come il Giro di Catalogna o il Delfinato, anche per capire se posso già giocarmela in classifica generale».

E un grande Giro? «Se rispondo bene alle gare a tappe di una settimana, proverò a fare la Vuelta. Non andremo al Tour de France, è troppo presto, e neppure al Giro dove ci sono troppe cronometro per me».

Non parteciperà all’Avenir, che nel 2022 ha voluto prendere come un test personale. «Volevo competere per la classifica e vedere cosa avrei potuto fare in una gara di undici giorni. Il livello era molto alto. Anche ora non riesco a credere che il mio nome sia nell’albo d’oro accanto a Pogacar, Bernal e gente del genere. Erano i miei idoli. E lo sono ancora oggi. A volte è difficile da capire, perché vuoi incoraggiarli, ma allo stesso tempo sono i tuoi avversari».