Silvia Zanardi: «Vacanze finite, ora c’è la Track Champions League. Format dinamico e spettacolare, mi piace. E nel 2023 resto con la BePink»

Zanardi
Silvia Zanardi agli Europei di Trento 2022 (foto: UEC/BettiniPhoto)
Tempo di lettura: 4 minuti

Il sorriso alle telecamere dopo la vittoria della Madison agli Europei di Pista non ha lasciato dubbi. L’argento nella Corsa a Punti, sebbene fosse un risultato già ottimo, aveva lasciato l’amaro in bocca a Silvia Zanardi. Lei era volata a Monaco per tornare a vestire la maglia di campionessa europea e un po’ a sorpresa, in compagnia di Rachele Barbieri, ci è riuscita al termine di un’americana decisamente spettacolare.

Il resto della stagione è stato pieno di alti e bassi. «Speravo di vincere un po’ di più su strada», ci dice, ma il 2022 non è finito e dopo delle meritare vacanze a Sharm El Sheikh, è il tempo di tornare in pista. Sì perché domani 12 novembre, dalle 18.45, visibile su Eurosport 1 e Discovery+, scatta la seconda edizione della Uci Track Champions League, l’evento che punta a dare nuova linfa al ciclismo su pista con un format dinamico e votato allo show. Cinque appuntamenti: Maiorca (12/11), Berlino (19/11), St Quentin-en-Yvelines (26/11) e due volte Londra (2-3/12).

Silvia, innanzitutto come arrivi a questo appuntamento?

«Mentalmente più riposata. La stagione è stata lunga e intensa, ricca di gare importanti tra strada e pista dove speravo di ottenere buoni risultati. Potrei dire che quest’anno non mi sono mai fermata e le vacanze in Egitto mi hanno sicuramente aiutato a ricaricare le pile. Tornata da Sharm El Sheikh sono subito risalita in sella perché c’è una maglia azzurra da onorare…»

Hai corso la Track Champions League già lo scorso anno, com’era andata?

«Il primo appuntamento direi benino, sapevo di non stare al 100% perché dopo i mondiali di Roubaix avevo staccato leggermente. Poi sempre meglio, ho cercato anche di abituarmi a questo format che per noi era un’assoluta novità».

Che ne pensi di questo format?

«A me è piaciuto molto. Era tutto nuovo e devo dirvi anche impegnativo. Credo sia un’occasione importante per far vedere tutte le bellezze del ciclismo su pista. In Italia siamo cresciuti tantissimo, anche dal punto di vista televisivo, con i recenti successi tra Olimpiadi e Mondiali. La Champions League non può che prendere quanto di buono è stato fatto finora per elevarlo ulteriormente».

In che modo?

«Abbiamo visto lo scorso anno come sia un evento attrattivo all’occhio dello spettatore. Gare brevi, veloci, ricche di tensione e con un gioco di luci e colori in pista che lo porta a essere un vero show. Eventi così piacciono, ne sono sicura».

Quest’anno sarete cinque italiani…

«Segno di come l’evento sia attrattivo anche per i pistard. Sono felice che Rachele (Barbieri ndr) e Matteo Donegà si siano uniti a me, Michele Scartezzini e Miriam Vice. Più italiani siamo più probabilità ci sono di lasciare il segno come nazionale italiana».

Durante l’inverno c’è una stagione 2023 da preparare…

«Sì, e devo dirvi che correre questi cinque eventi della Champions League mi aiuta anche a non perdere il feeling con la bici da pista e con gli allenamenti. Tiene alto il ritmo e questi lavori non possono che essere preparatori alla nuova stagione».

Su strada resterai con la BePink?

«Sì, ora si può dire. Ho firmato il rinnovo con la BePink e ne sono davvero entusiasta. Voglio continuare a crescere su strada, anche se quest’anno speravo di fare qualcosa di più».

Esempio?

«Mi sono piazzata molto spesso. Da inizio stagione alla Setmana Valenciana fino alle ultime corse. Mi sono tolta delle soddisfazioni è vero, penso al Tour l’Ardeche, al Tour Pyrénées, al V4 Ladies, ma so di poter fare ancora di più. Spero che nel 2023 riesca ad alzare ulteriormente l’asticella».

In pista però è stata una stagione memorabile…

«Non mi sarei mai aspettata il successo agli Europei. Io la Madison non avrei dovuto neppure correrla perché ero riserva. Poi dopo l’argento alla Corsa a Punti mi è stato proposto di farla insieme a Rachele. Era la prima volta che correvamo insieme, non l’avevamo mai preparata. Ma in generale è stata una rassegna ottima con due argenti e un oro. Bene anche il sesto posto ai mondiali sempre nella Corsa a Punti».