A Faenza e Padova si parlerà del futuro della Federazione

Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana, in una foto d'archivio
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La vicenda delle provvigioni ha provocato una grande reazione tra le società ed i tesserati favorendo una maggiore attenzione verso tutti i provvedimenti della Federazione alimentando un forte sentimento di insoddisfazione. Tanti i temi che hanno creato preoccupazione nella base.

Se i consiglieri federali e molti presidenti regionali non hanno saputo intercettare questo sentimento, qualcosa comincia a muoversi in alcune delle regioni ciclisticamente più evolute.

Sabato 12 a Faenza il comitato regionale dell’Emilia Romagna ha convocato un convegno dal titolo: «Quale futuro per la Federazione Ciclistica”. Una riunione che vuole affrontare le tematiche tecniche necessarie per rianimare un movimento in difficoltà.

Quindici giorni dopo, il 27, saranno alcune società venete a riunirsi a Padova per esaminare la situazione federale in un convegno con la stessa intenzione di contribuire a costruire un futuro per la Federazione Ciclistica.

Segnali importanti di partecipazione che si spera possano aiutare a costruire un percorso di crescita per una Federazione decisamente in difficoltà come dimostrano i bilanci di fine anno del settore professionistico che rimane la vetrina più rappresentativa del movimento.