Van Baarle: «Alla Jumbo una squadra con più punte per le classiche. Van Aert? La concorrenza interna fa bene a tutti»

Van Baarle
Dylan Van Baarle vince la Parigi-Roubaix 2022 (foto: A.S.O./Pauline Ballet)
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Il vincitore della Parigi-Roubaix, Dylan Van Baarle, vuole confermare quanto di buono fatto in questa stagione. Nuove motivazioni con il passaggio alla Jumbo-Visma dopo cinque anni alla Ineos-Grenadiers e una consapevolezza dei propri mezzi acquisita sulle pietre dell’Inferno del Nord.

Van Baarle sa bene che alle classiche del nord dovrà sgomitare anche all’interno della squadra per avere lo spazio necessario. Wout Van AertChristophe Laporte e Tiesj Benoot hanno dimostrato di essere molto competitivi e con l’aggiunta dell’olandese ora la Jumbo-Visma sembra davvero una corazzata anche per le classiche.

«Il team crede che avere così tante punte funzionerà e anche io sono fiducioso. Abbiamo una squadra forte e la competizione interna non fa altro che aumentare il livello. Dobbiamo arrivare nei finali in tanti uomini e poi giocarcela. Sono molto curioso, è un po’ come tornare a casa. Non vedo l’ora».

Van Baarle ha poi ricordato il suo successo alla Roubaix 2022. «Siamo andati via in settanta sfruttando anche i ventagli. Non c’erano Van Der Poel, Van Aert, Küng e altri corridori simili. Alla fine, quando mancavano circa 15 chilometri, sapevo di stare bene e ho provato ad allungare rischiando anche. Solo dopo mi sono reso conto di quello che ho fatto».

L’olandese però non è riuscito a ripetersi al Giro delle Fiandre, nonostante un’ottima prova. «Ho avuto buone sensazioni alla E3 Saxo Bank Classic e alla Gand-Wevelgem, mentre alla Dwars è andata malissimo. Ho iniziato ad avere dei dubbi e così sono arrivato alla partenza del Fiandre con cattive sensazioni. È arrivato un ottimo terzo posto, il massimo possibile».

Infine sul cambio squadra. «Lo scorso anno non pensavo di voler cambiare, ma il fuoco si è acceso gradualmente. Il diesse Merijn Zeeman dopo la Roubaix mi ha chiamato e lì è iniziato tutto».