Valverde, cosa farai adesso? «Non sarò un direttore sportivo, ma resterò nella Movistar con un altro ruolo»

Valverde
Alejandro Valverde durante la sua ultima corsa al Giro di Lombardia
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Se Vincenzo Nibali ha già chiaro il suo prossimo ruolo da ambassador e consulente del nuovo team Professional svizzero, lo stesso non si può dire di Alejandro Valverde. Lo spagnolo, che ha chiuso la carriera all’ultimo Giro di Lombardia, rimarrà probabilmente all’interno del team Movistar per almeno altri due anni, ma ancora non si sa con quali mansioni.

La moglie dell’Embatido ha parlato a Marca, confermando quanto detto dal marito ormai tempo a dietro: «Alejandro non farà il direttore sportivo». Si pensa a lui comunque per un ruolo in cui potrà aiutare i giovani ciclisti e il team in generale a crescere.

«Raramente ha avuto tempo per godersi le cose – ha spiegato la moglie di Valverde – Gli piace guardare il calcio e le partite del “suo” Real Madrid, ma anche la Formula 1. Pensate che durante il podio del Giro d’Italia, mentre aspettava nel retro che lo chiamassero, guardava la corsa sul cellulare. C’era tutta Verona che lo omaggiava e lui si preoccupava della gara».

Nell’intervista congiunta a Marca ha poi parlato lo stesso Valverde. «A fine stagione mi piace viaggiare con la mia famiglia. Abbiamo fatto molti viaggi a New York, città che amo, ma mi piace anche andare a qualche concerto. Per esempio durante la squalifica siamo stati a Ibiza».

Quindi, cosa farà adesso il quarantaduenne Alejandro? «Posso essere ancora utile alla Movistar. Non ho paura di questa nuova vita, ci penso da tempo e sono felice di continuare nel mondo del ciclismo. Sicuramente però non farò il diesse».