Tour de France 2022 / Le pagelle della 16ª tappa: Houle e la Israel da 10. Caruso ci prova, ma la condizione non lo supporta. Jumbo perfetta

Tour de France
Hugo Houle festeggia la vittoria nella 16ª tappa del Tour de France (foto: A.S.O./Ballet)
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Una vittoria dedicata al fratello scomparso dieci anni fa. Non c’è modo migliore per tagliare il traguardo di Foix, sedicesima tappa di un Tour de France che non manca mai di regalarci grandi emozioni. Hugo Houle si regala la giornata perfetta, mentre gli altri ventotto fuggitivi non possono fare altro che mangiarsi le mani. Intanto tra gli uomini di classifica si scatena la bagarre, ma tutto è rimandato alle durissime giornate di domani e dopodomani. Le pagelle di oggi su quibicisport.

Hugo Houle: 10 – Alzi la mano chi pensava, leggendo i nomi dei fuggitivi di giornata, che ad alzare le braccia al cielo sul traguardo di Foix sarebbe stato Hugo Houle. Probabilmente nessuno e proprio per questo il successo del canadese della Israel-Premier Tech è ancora più bello. Si sono staccati tutti uno ad uno, anche avversari più quotati di lui, mentre lui andava a realizzare il sogno di una vita, quello di vincere una tappa al Tour de France. Da applausi anche Michael Woods, suo compagno di squadra, che chiude al terzo posto. Giornata fantastica per il team israeliano (10) che già sul pavé aveva festeggiato con Simon Clarke.

Aleksandr Vlasov: 6 – Aveva una grande occasione, quella di vincere una tappa importante al Tour de France e rientrare prepotentemente in classifica generale prima delle durissime tappe di domani e dopodomani. Niente da fare, il russo chiude sesto a 1’40” da Houle, ma comunque può sorridere per l’ottavo posto nella graduatoria. Meglio di niente…

Damiano Caruso: 6 – Bravo per averci provato, per essere andato all’attacco dopo due settimane non proprio semplicissime. Sapeva che le sue gambe non erano quelle dei giorni migliori e per questo motivo ha provato ad anticipare i suoi compagni di fuga. Purtroppo però gli avversari non avevano alcuna intenzione di lasciarlo andare via e così, quando il gas è stato aperto, non c’è stato nulla da fare.

Jumbo-Visma: 9 – Oggi semplicemente perfetti. Sepp Kuss è un vero e proprio bodyguard, non ha mai lasciato solo la maglia gialla e in discesa ha fatto il ritmo in salita per tenere sotto controllo Pogacar. Van Aert è andato in fuga, ma non si è spremuto più di tanto, così, quando ha capito di non potersi giocare la vittoria, si è fermato per aspettare in discesa Vingegaard e lo stesso Kuss. A questo punto si è messo a disegnare le traiettorie in discesa per far arrivare il suo capitano sano e salvo al traguardo. Che dire, squadra che mostra tutte le sue qualità, al di là della sfortuna.

Tadej Pogacar: S.V. – Due attacchi in salita e uno in discesa senza grandi pretese. Al momento Vingegaard (8) non si stacca in questo modo: tutto rimandato alle durissime tappe di domani e dopodomani.

Romain Bardet: 4 – Il francese è tra gli uomini di classifica quello che ha patito di più la dura giornata di oggi. I suoi sogni da podio si infrangono molto probabilmente sul Mur de Peguere.

Nairo Quintana: 8 – L’unico a tenere testa a Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar quando prima Majka e poi Kuss hanno messo in crisi tutto il gruppo dei migliori. Un Quintana così non lo vedevamo da tempo e non può che farci grande piacere. Sembra che all’Arkèa-Samsic abbia trovato finalmente l’ambiente giusto dopo alcune stagioni parecchio complicate.

David Gaudu e Geraint Thomas: 6,5 – Entrambi hanno sofferto non poco a tenere il ritmo dei migliori. Tuttavia al traguardo salvano la pelle chiudendo al fianco di Vingegaard, Pogacar e Quintana. Non sono arrivati ottimi segnali, ma in classifica restano lì in quinta e terza posizione rispettivamente.