La procura smentisce la Bahrain: oltre alle perquisizioni, sequestrati medicinali in hotel

La Bahrain-Victorious alla team presentation del Saudi Tour (foto: A.S.O./Pauline Ballet)
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Rischia di essere un Tour de France molto complicato per la Bahrain-Victorious. Alle perquisizioni effettuate nelle abitazioni di corridori e uomini dello staff lunedì, e condotte dall’Interpol in Polonia, Slovenia e Spagna, si sono aggiunte le due ore della polizia danese ieri mattina, a partire dalle 5.30, nell’hotel che ospita il team per la partenza di Copenaghen. Di sicuro l’ambiente è sotto choc, come ha raccontato ieri a CyclingTips uno degli osteopati della squadra, che ha parlato di 5 ore di perquisizione a casa sua da parte di 15-20 agenti, e addirittura di 14 ore nel caso del medico del team.

Bahrain-Victorious smentita dalla procura: sequestrati medicinali in albergo

La Bahrain, dopo il duro comunicato di lunedì e quello laconico di ieri, ha fatto sapere che non aggiungerà nulla sulla vicenda, che si è aperta lo scorso anno con il blitz di Pau, durante il Tour, ordinato dalla procura di Marsiglia. Quello che si sa è che sono state perquisite le stanze di molti corridori e le ammiraglie Bahrain.

C’è però una discrepanza. Nel breve comunicato di ieri il team ha aggiunto che non è stato trovato niente dalle forze dell’ordine. Ieri sera, invece, la procura di Marsiglia ha precisato che l’operazione ha portato al sequestro «di materiale elettronico e di farmaci la cui natura e la cui origine restano indeterminate e che comunque sono soggetti a prescrizione». Non si capisce come possano essere sicuramente soggetti a prescrizione medica se la loro natura è ancora da determinare, ma questi finiscono con l’essere dettagli. Quello che è certo è un clima non sicuramente favorevole alla corsa. E deve ancora partire il primo corridore.

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