GIRO DONNE / Balsamo: «Oggi volevo questa maglia con tutta me stessa»

Elisa Balsamo festeggia in maglia rosa sul podio della seconda tappa (foto: Massimo Fulgenzi/PMG Sport/SprintCyclingAgency©2022)
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Quasi per un disegno imperscrutabile, ogni volta che Elisa Balsamo vince una maglia importante la prima delle battute è una certa Marianne Vos, forse la più grande ciclista di tutti i tempi. Era successo al mondiale di Leuven quando la piemontese ha vinto il mondiale ed è successo a Tortolì, con Elisa che conquistando la prima vittoria al Giro ha vestito anche la maglia rosa.
E’ la stessa Elisa a raccontare come in una delle prime gare elite fosse andata timidamente dalla Vos per chiederle di fare una foto. Oggi sul rettilineo finale, mentre la sua squadra la stava pilotando verso la volata, ha notato con la coda dell’occhio la maglia gialla di Marianne e l’ha bruciata sul traguardo.

GIRO DONNE / Balsamo: «Oggi volevo questa maglia con tutta me stessa»

«Noi abbiamo fatto un bel treno sulla sinistra – racconta Balsamo – e lei è partita sulla destra. Quando l’ho vista mi sono messa dubito dietro di lei e poi ho cercato semplicemente di sprintare. Ero sicura di averla già passata dopo il colpo di reni, infatti ho visto il fotofinish e alla fine ho vinto di mezza ruota: sprintare contro Marianne per me è sempre un grande onore. In gruppo lei è un modello, non è solo una campionessa in bici ma anche fuori. Vedrete che ci saranno ancora tante volate e tanti testa testa tra me e lei».

E’ incredibile come questa ragazza riesca a centrare tutti gli appuntamenti che la vedono favorita, come se la pressione su di lei non avesse la minima presa. Lo conferma anche mamma Silvia che insieme al papà Sergio sta seguendo Elisa al Giro.
«Io mi agito molto – raccontava ieri, tesissima, aspettava che Elisa partisse nella crono – mentre lei è il mio opposto, ha preso dal papà».
Ed Elisa cosa dice?
«Correre con la pressione addosso non è semplice, ma le mie compagne mi hanno aiutato molto non solo controllando la gara, ma anche a livello mentale. Ogni tanto le affiancavo e loro mi dicevano, forza, ce la puoi fare. Al Giro abbiamo anche una psicologa (Elisabetta Borgia, ndr) che ci sta aiutando a gestire la tensione. Il nostro obiettivo era la vittoria e la maglia rosa, adesso che ce l’abbiamo davanti a noi c’è un Giro senza stress».
La rosa di Tortolì è figlia naturalmente della crono di Cagliari.
«Il prologo di ieri è stato importantissimo – conferma l’iridata – sono andata a tutta e dopo aver perso solo sei secondi ho cominciato a credere in questa maglia, la volevo con tutta me stessa».
E adesso per la Trek-Segafredo la strada è in discesa. Già domani Balsamo ha la possibilità di raddoppiare e lasciare l’isola con la sua bella maglia rosa, quella iridata può aspettare…