Gravissime minacce a Bernal in Colombia, per le sue idee politiche. Vandalizzato il murale del campione: «Non ho paura»

Bernal
Egan Bernal con la nuova maglia della Ineos-Grenadiers
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Lottare per le proprie idee o comunque ostinarsi a renderle pubbliche, con i tanti rischi che si possono correre, conviene? Quando si parla di personaggi famosi e campioni dello sport come Egan Bernal la domanda è più che lecita. Il corridore della Ineos Grenadiers ha subito nelle ultime ore gravissime minacce per le sue posizioni politiche durante l’ultima campagna presidenziale in Colombia, contro il presidente eletto, Gustavo Petro. Il suo bellissimo murale, uno dei più iconici al mondo, nel cuore di Zipaquirá è stato brutalmente vandalizzato: «Delusione, non ci rappresenta». Bernal dice di non aver paura, ma la situazione è complicata e incandescente. Le immagini e le reazioni anche delle autorità locali colombiane, su quibicisport.

Bernal, gravissime minacce in Colombia. Vandalizzato il suo murale a Zipaquirá

l corridore del team Ineos, Egan Bernal , è stato oggetto di critiche, scherni e attacchi da quando ha deciso di rendere pubbliche le sue posizioni politiche. Questa settimana un murale che gli rende omaggio nella sua nativa Zipaquirá (Boyacá) è stato vandalizzato. L’atleta colombiano ha fatto riferimento ai suoi detrattori. Si tratta di uno dei murales più iconici dello sport che ritrae il ciclista Egan Bernal dopo aver vinto il Tour de France nel 2019. La frase che persone senza scrupoli hanno scritto sul murale recita così: “Delusione, non ci rappresenta” . Questo, a quanto pare, motivato dal fatto che Bernal, durante tutta la campagna presidenziale, fosse decisamente contrario al presidente eletto, Gustavo Petro.

Il vincitore del Tour de France 2019 e del Giro d’Italia 2021 ha annunciato infatti sui suoi Social il suo sostegno al primo turno all’ex candidato Federico Gutiérrez, della “Squadra Colombiana”, e al secondo turno a Rodolfo Hernández, della Lega dei governatori anticorruzione.

“A chi è preoccupato per gli ‘attacchi’ che ho ricevuto, con affetto dico: 5 mesi fa ero praticamente morto e oggi posso pensare di tornare a gareggiare. Dopo tutto quello che ho passato e passato nella mia vita, non credo che mi diano fastidio. Benedizioni a tutti”, ha scritto Bernal sul suo account Twitter.

Il corridore – campione del Giro e del Tour de France – ha pagato il fatto di aver parlato di questioni politiche come lo sciopero nazionale del 2021, ma ha intensificato i suoi commenti nella recente sfida elettorale. A metà della campagna, ha annunciato il suo sostegno a Federico Gutiérrez , critico nei confronti di Gustavo Petro, e ha finito per sostenere Rodolfo Hernández al secondo turno.

Questo giovedì gli abitanti di Zipaquirá hanno scoperto che il murale di Egan, realizzato nel 2019 dopo essere stato incoronato campione del Tour de France, era stato vandalizzato. “Respingo queste azioni contro questo murale che rappresenta il talento artistico della nostra città e l’eredità sportiva di uno Zipaquirá che ha consegnato così tante glorie”, ha affermato Freddy Espinosa, direttore dell’Istituto municipale di cultura, ricreazione e sport di Zipaquirá.