GIRO DONNE / -10 GIORNI AL VIA. Marta Bastianelli: «Mi vedrete all’attacco, a cominciare dalle tappe sarde»

Bastianelli
Marta Bastianelli alla Ride London Classique (credito Manuela HERES)
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Mancano dieci giorni alla cronometro di Cagliari che assegnerà la prima maglia rosa del Giro Donne. Quibicisport.it inizia un virtuale countdown presentando alcune delle protagoniste italiane più attese. Seguiteci, iniziamo con Marta Bastianelli, iridata a Stoccarda nel 2007 e campionessa d’Europa a Glasgow nel 2018.

Nei programmi di inizio di stagione Marta Bastianelli avrebbe dovuto correre solo il Tour de France, ma appena si è aperta la possibilità di partecipare anche al Giro Donne, la laziale, 35 anni, non ci ha pensato due volte…

«In effetti – dice Marta – avevo puntato tutto sul Tour però, devo essere sincera, un po’ mi dispiaceva… Il Giro è sempre stata la nostra gara, la corsa delle italiane, e anche se non si passa dalle mie zone (Marta è di Lariano, nei Castelli Romani, ma vive col marito e la figlia in Abruzzo, ndr), è bello lo stesso perché per dieci giorni corri in Italia, cosa che non capita più per il resto della stagione. E ti dirò che in gruppo anche le straniere hanno sempre apprezzato tantissimo il Giro per i paesaggi, per il cibo…».

Marta, raccontaci com’è strutturata la Uae Team Adq e quale sarà il tuo ruolo all’interno della squadra.

«Abbiamo Mavi Garcia che punterà alla classifica, mentre io e la Bertizzolo avremo spazio nelle tappe più ondulate dove ci daremo un po’ il cambio. Strada facendo naturalmente capiremo se puntare totalmente alla classifica e quindi lavorare per Mavi, o indirizzarci verso i successi di tappa».

Studiando il percorso hai già individuato delle tappe adatte a te?

«Sicuramente le due in Sardegna, dopo la crono, potrebbero essere delle buone occasioni, ma anche a metà Giro ci sono frazioni in cui si può provare ad andare in fuga. Dipende dalle strategie delle squadre perché quest’anno il tracciato è molto più aperto rispetto a quello della scorsa stagione. E anche dopo le tappe in salita, se la classifica comincia a delinearsi, magari il gruppo potrebbe lasciare spazio a qualche fuga e lì si può pensare di arrivare e tentare di fare una buona tappa. Quello che voglio dire è che magari a volte anche se una tappa sulla carta non è adatta a te, se si è in una buona fuga, si può sperare nel meglio…».

Quindi ti vedremo all’attacco, per giocarti una volata a ranghi ristretti…

«Esatto. Non posso aspettare uno sprint di gruppo, primo perché non sono mai stata una velocista pura e poi perché con ragazze come Balsamo e Wiebes che hanno dieci anni di meno non avrei nessuna possibilità. Per dare il massimo ho bisogno che la tappa sia un po’ più impegnativa in modo che si arrivi in volata anche con atlete veloci, ma al mio livello, insomma preferisco un tracciato più da classiche».

Al Giro hai vinto una tappa nel 2017 a Polla…

«La ricordo bene quella vittoria perché tre giorni prima c’era stata una tappa in Abruzzo che aveva organizzato la mia famiglia. Io speravo che la squadra mi desse fiducia invece mi sono dovuta mettere a disposizione per una mia compagna. Il rammarico era stato tanto e così nella tappa di Polla ho sprigionato tutta la mia rabbia e la mia cattiveria… C’era una salita prima di entrare nel circuito di Polla e lì il gruppo si è scremato e abbiamo perso alcune delle velociste più forti, poi ce la siamo giocata in volata. Terza arrivò Giorgia Bronzini, per dire che non è stato uno sprint in cui non c’era nessuna…».

Marta, hai fatto capire fin dall’inizio della stagione che potresti ritirarti a fine anno. Sarà il tuo ultimo Giro?

«Ehhh… (e qui arriva un bel sospirone, ndr). Per me questi sono giorni impegnativi. La squadra vorrebbe che io rinnovassi, io sto cercando di prendere la decisione più giusta e più indolore, soprattutto per me. Il ciclismo ormai è diventato molto impegnativo, con il WorldTour le corse sono aumentate e io mi conosco, so che se decido di continuare lo faccio a 360 gradi. Quindi devo ricaricare le pile e dire: okay, sono pronta per fare un altro anno?».