GIRO D’ITALIA / Le salite di oggi: Superga e la giornata di gloria di Bahamontes e Aldo Moser

Superga
Il cartello che indica la Basilica di Superga
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Fu un grande scalatore, lo spagnolo Federico Martin Bahamontes, a lasciare il segno a Superga nell’anno in cui il Giro d’Italia salì per la prima volta sulla collina che sovrasta Torino. Era il 1958 e la corsa rosa era appena iniziata. Lo squadrone della Faema contava su tre quotati grimpeur: il lussemburghese Gaul e gli spagnoli Loroño e Bahamontes. Che sulla breve salita finale diedero subito battaglia. All’inizio non guadagnarono molto, seguiti da Bobet, De Bruyne e Fallarini, più indietro Baldini, Botella e la maglia rosa Pambianco.

Poi Bahamontes impose un ritmo infernale per cercare di favorire Gaul, che però faticava a tenere la sua ruota e continuava a chiedergli di rallentare. L’appello non venne udito dall’Aquila di Toledo, che prosegui imperterrito ed andò a vincere trionfalmente la tappa. Il suo capitano, Gaul, giunse a 27”, Loroño a 38”. Baldini e Bobet accusarono un ritardo di oltre un minuto, Defilippis e Pambianco due, Nencini tre. Poi il giallo sulla maglia rosa, Lo spagnolo Botella viene proclamato nuovo leader della classifica, ma prima di fargli indossare le insegne del primato i cronometristi rivedono i conti e stabiliscono che la nuova maglia rosa è Aldo Moser, giunto 17° a 1’41”. Botella si riscatterà 24 ore dopo, sottraendo la maglia rosa a Moser. Ma anche lui la vestirà un solo giorno e il Giro lo vincerà alla grande Ercole Baldini. 

Quella del Santuario di Superga è stata l’unica giornata di gloria per Bahamontes al Giro. Tre partecipazioni e due ritiri. Nell’edizione del ’58 l’iberico concluderà la corsa mestamente al 17° posto ad oltre 22 minuti di distacco da Baldini. 

Il Giro è arrivato una sola volta a Superga, mentre in un’altra occasione (la cronometro Chieri-Torino) ha affrontato la salita, ma senza giungere al piazzale antistante la Basilica, scollinando 50 metri più in basso per poi scendere al traguardo di Torino. Era il 2005 e il miglior tempo sul GPM risultò quello di Ivan Basso che precedette di poco Rujano e Cioni.