GIRO D’ITALIA / Luca Scinto contromano: «Girmay superbo ma Van der Poel non ha squadra. Peccato per il ritiro di Biniam: avrebbe vinto la ciclamino. Nibali? Continua a crescere» 

Van der Poel
Mathieu van der Poel al Giro d'Italia 2022 (foto: LaPresse)
Tempo di lettura: 2 minuti

«Che bella volata, che bella vittoria e che bel corridore che è questo Girmay! Ragazzi, Biniam mi piace un sacco, mi esalta, e il successo di ieri, dopo la conquista della Gand, lo consacra a tutti gli effetti tra i grandi del ciclismo di oggi perché battere così un fenomeno che si chiama Mathieu Van der Poel non è certo roba da tutti. L’incidente con il tappo dello spumante durante i festeggiamenti per la vittoria non ci voleva proprio perché con il suo ritiro il Giro d’Italia perde un grande protagonista. Peccato, ma la saluta viene prima di tutto».

Luca ma se Mathieu non fosse scattato ai cinque dalla fine e avesse corso aspettando la volata, avrebbe potuto vincere?

«Probabilmente sì, ma l’olandese è così: corre da combattente senza fare troppi calcoli e questo, a volte, gioca a suo danno. La verità, comunque, è che Van der Poel nel finale era solo mentre Girmay al proprio fianco di compagni ne aveva ben tre!»

Tra l’atro lo ha aiutato anche un certo Pozzovivo

«Esatto. Domenico è stato generoso e soprattutto bravo così come mi è piaciuto molto anche il vecchio e caro Nibali: ogni giorno che passa vedo pedalare Vincenzo sempre meglio. Ti prego Squalo, fammi sognare!»

Albanese, terzo alle spalle di Biniam e Mathieu, puntava al colpo grosso. Impossibile fare di più o deve recriminare qualcosa?

«No, direi di no perché ieri era praticamente impossibile fare di più. Ragazzi, quei due sono di un altro pianeta e Albanese a Jesi ha vinto la volata degli umani…»

Luca, al termine della decima tappa e con l’improvviso ritiro di Girmay chi è il tuo favorito per la ciclamino?

«Per me era proprio lui, Girmay, il vero favorito per la maglia ciclamino. Adesso però che è fuori gioco, dico Van der Poel perché sono dell’idea che Demare farà molta fatica ad arrivare a Verona: il finale di Giro sarà durissimo!»