Dopo due tappe che si sono accese solo nel finale con la volata, al Giro d’Italia 2022 va in scena una settima frazione scoppiettante. Posta nella prima settimana è una giornata che tende in trappola il gruppo. Scopriamo perché.
Il percorso
Partenza da Diamante, provincia di Cosenza, e arrivo a Potenza, capoluogo della Basilicata. Nel mezzo 196 chilometri con quattro Gran Premi della Montagna e due traguardi volanti. Ma ciò che impressiona è il dislivello complessivo superiore ai 4500 metri, numeri da tappa di alta montagna nella terza settimana. È chiaro dunque che su un profilo così, prima del vero spartiacque posto sul Blockhaus domenica, possono nascere due corse in una: la fuga che si gioca la vittoria di tappa e i big che si limiteranno a controllare senza sprecare troppe energie. Se questi ultimi non dovessero riuscirci, la classica e rinomata fuga bidone del Sud può influenzare la generale.
Da Diamante, la città dei murales (ne ospita oltre trecento), le asperità da superare sono quelle dell’appennino lucano. La prima, il Passo Colla, dopo quarantacinque chilometri e ne è lunga più di nove con pendenza media al 4,5%. Segue il Monte Sirino, prima categoria per i suoi interminabili 24 chilometri e mezzo al 3,8% di media, ma picchi tra l’8% e il 10%. Attraversato il centro abitato di Viggiano, dove si trova anche il primo dei due traguardi volanti, si sale verso il Monte Grande di Viggiano, indubbiamente il G.P.M. più duro di giornata. Sei chilometri e mezzo al 9,1% di media, si farà indubbiamente sentire nella gambe dei corridori. In tutto questo mai un metro di pianura, per rifiatare un attimo, e non ci sarà nemmeno verso il traguardo di Potenza. Prima, sempre su strade strette e tortuose, va affrontata l’ultima ascesa: La Sellata, quasi otto chilometri al 5,9% di pendenza media.
L’ultima fase di tappa sarà ancora impegnativa, vista l’entrata ai -10 chilometri nel centro cittadino di Potenza che tira all’insù. Dalla flamme rouge in poi la strada sale gradualmente, sempre di più, fino ad arrivare alla rampa finale negli ultimi 350 metri, caratterizzata da una media dell’8% e picchi del 13%. Bisognerà gestire bene le energie ed esaltare le proprie doti di fondo. Vincerà un corridore in ottimo stato di forma.
I favoriti
Il vincitore della settima tappa del Giro d’Italia 2022 uscirà probabilmente dai fuggitivi di giornata, se ne attendono tanti, ma il gruppo potrebbe non lasciargli molto spazio e rifarsi prepotentemente sotto nel finale. Tra i possibili attaccanti possono alzare le braccia al cielo uomini che già hanno centrato la fuga e fatto bene, partendo da Lennard Kamna (Bora-Hansgrohe), vincitore sull’Etna e possessore della maglia azzurra. Più difficile che si muova in prima persona il secondo arrivato in quell’occasione, la maglia rosa Juan Pedro Lopez (Trek-Segafredo).
Ma attenzione agli altri fuggitivi di quella giornata: Rein Taaramae (Intermarché Wanty-Gobert), Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl) e Sylvain Moniquet (Lotto Soudal). Da aggiungere, se andrà in porto la fuga, Antonio Pedrero (Movistar), Davide Villella (Cofidis), Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa), Attila Valter (Groupama-FDJ), Lilian Calmejane (AG2R Citroen) e per concludere, il maestro delle fughe: Thomas De Gendt (Lotto Soudal).
L’arrivo a gruppo compatto metterà alla prova la resistenza di un corridore esplosivo come Mathieu van der Poel (Alpecin-Fenix), pronto a sorprendere come al solito. Oltre all’Olandese Volante la rampa finale può premiare scattisti come Alejandro Valverde (Movistar), Pello Bilbao (Bahrain-Vitorious), Richard Carapaz (Ineos-Grenadiers), Diego Ulissi (UAE Team Emirates) e velocisti più resistenti come Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost) e Andrea Vendrame (AG2R Citroen).
Dove guardare la 7ª tappa del Giro d’Italia 2022 in tv
Sarà possibile seguire in diretta televisiva la 7ª tappa del Giro d’Italia dalle ore 11:40 su Rai Sport ed Eurosport. Dalle ore 14:00 anche su Rai 2.
