GIRO D’ITALIA / Le pagelle: Demare da 10, volata da campione. Si rivede Ewan. Ma perché nessuno va in fuga?

Giro d'Italia
La volata della sesta tappa del Giro d'Italia vinta da Demare (foto: LaPresse)
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Back-to-back di Arnaud Demare al Giro d’Italia, stavolta però con uno sprint decisamente più complicato e con i due grandi assenti di ieri: Caleb Ewan e Mark Cavendish. Una volata al cardiopalma e che ha visto anche volare parole grosse tra Fernando Gaviria e i corridori della Dsm. Ma ecco tutte le pagelle di questo intenso sprint alla corsa rosa!

Arnaud Demare: 10 – Oggi il dieci se lo merita tutto. Si è reso protagonista di una rimonta incredibile, rischiando non poco nel risalire le posizioni. Il colpo di reni finale che gli regala la vittoria (la seconda consecutiva) al fotofinish ci mostra ancora una volta quanto un velocista come Arnaud sia davvero sottovalutato.

Caleb Ewan: 8 – Dopo un inizio di Giro disastroso, il buon Caleb inizia a rivedersi. Oggi gli sono mancati davvero pochi millimetri per alzare nuovamente le braccia al cielo alla corsa rosa. Ci riproverà la prossima settimana…

Mark Cavendish: 6,5 – Se nel primo sprint abbiamo elogiato la sua capacità di resistere al ritorno degli avversari dopo uno sprint lanciato davvero da lontano, oggi dobbiamo dire che la scelta di partire quasi ai 250 metri non è stata la migliore. Probabilmente oggi era il più forte, ma negli ultimi 50 metri ha dovuto fare i conti con le pochissime energie rimaste. Ecco allora che Demare e Ewan lo hanno sorpassato a doppia velocità.

Giacomo Nizzolo: 6 – Il brianzolo è ancora una volta il migliore degli italiani, ma rispetto a ieri (forse a causa della presenza di velocisti più puri come Ewan e Cavendish) ha fatto un piccolo passo indietro. Il quinto posto è comunque un buon segnale: è lì con i primissimi, gli basta solo un arrivo un po’ più movimentato per lasciare il segno.

Fernando Gaviria: 5 – Il povero Fernando deve fare i conti con la sfortuna. Purtroppo se ieri è stato rallentato dal cambio, oggi ci si è messo di mezzo Alberto Dainese, colpevole di aver sbarrato la strada al colombiano che sopraggiungeva da dietro. Niente da fare, ancora una volta. Però quella non è la reazione giusta! Ha rischiato di cadere e far cadere Dainese e Bol. Alla fine è arrivato il declassamento, ma la punizione poteva essere anche più severa.

Coraggio: 0 – Com’è possibile che in una tappa come quella di oggi nessuno a parte Diego Rosa abbia avuto il coraggio di andare in fuga. Immobilismo totale in gruppo mentre il solo corridore della Eolo-Kometa si lancia verso un disperato attacco. Andatura cicloturistica e traguardo con il sole che inizia già a tramontare. Dove sono tutti?

Diego Rosa: 6 – Quello di Rosa era un attacco segnato. Andare da solo per oltre 180 chilometri con il gruppo all’inseguimento e arrivare al traguardo è pressoché impossibile. Nonostante questo il piemontese non si è voluto arrendere. In molti condividono la scelta di continuare, altri pensano sia stata un’azione inutile in ottica seconda e terza settimana.