Vittoria e Giro di Polonia, insieme all’insegna dell’umanità e della speranza 

Giro di Polonia
Vittoria e Giro di Polonia, insieme all’insegna dell’umanità e della speranza 
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Un ciclismo libero, unito, senza conflitti. Sono questi i valori che rafforzano la partnership tra il Giro di Polonia, UCI World Tour e Vittoria, nuovamente confermato come partner tecnico della corsa polacca per l’edizione 2022. Un legame reso ancora più intenso dalla difficile situazione che l’Europa sta attraversando. 

Il compito di Vittoria  è quello di sostenere gli organizzatori e mettere a disposizione un servizio corse professionale per tutti gli atleti e tutte le tipologie di intervento richiesto” racconta René Timmermans, direttore commerciale di Vittoria. “Il nostro lavoro è anche fortemente legato alla passione verso questo sport e ai valori che veicola continuamente. L’unità per esempio, lo spirito di squadra, quella sensazione di sentirsi parte dello stesso mondo e di viverlo insieme. Questo ci sprona a dare sempre il meglio per far sì che lo sport diventi sempre più un modo efficace per condividere messaggi universali.

All’inizio di aprile, il bus del servizio corse ha intrapreso un viaggio fino a Leopoli dove 200 mila rifugiati sono arrivati in cerca di salvezza da tutto il Paese. Qui hanno consegnato viveri, medicine e hanno soccorso e condotto in Italia donne e bambini. Un’impresa che resterà nella storia dell’azienda e che la unisce ancora di più  alla corsa simbolo di una Nazione continuamente in prima linea per dare asilo ai rifugiati. 

Appresa la notizia del conflitto scoppiato in Ucraina il CEO di Vittoria, Stijn Vriends, ha reagito immediatamente per aiutare la popolazione in difficoltà mettendo l’efficienza del servizio corse, da anni valido supporto per i corridori in gara, a disposizione per trasportare aiuti umanitari fino al confine.

Quello che ha fatto il servizio corse di Vittoria in queste settimane ci ha aperto il cuore e ci fa essere ancora più orgogliosi di avere partner di questo calibro.” afferma Czeslaw Lang. “Il ciclismo non è solo uno sport, è anche un valido strumento per diffondere messaggi di speranza, specialmente in un momento così delicato. Non è facile pensare all’organizzazione della corsa quando al di là del confine infuria la guerra, ma cerco di ricordarmi sempre del grande campione Gino Bartali che salvò 800 persone, fra il settembre 1943 e il giugno 1944, pedalando in bicicletta. Dobbiamo essere ispirati dai grandi che, con le piccole azioni, hanno contribuito a cambiare il mondo.

Il Giro di Polonia ci ha regalato grandi episodi di umanità” ha spiegato ancora Timmermans. “Sicuramente uno dei momenti che ricordo con maggiore commozione è l’impresa solitaria di Remco Evenepoel nel 2020, e la dedica al compagno di squadra. Azioni non scontate nel ciclismo moderno che suscitano sempre grandi emozioni. Come da tradizione, anche quest’anno mi aspetto entusiasmo, professionalità e tantissimo spettacolo.

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