Giro d’Italia 2022, pagelle 2ª tappa: Pinotti ha creato un nuovo Yates, Van der Poel su una nuvola rosa. Nibali c’è e bravo Sobrero

Simon Yates in posizione perfetta sulla bici, nella crono di Budapest al Giro d'Italia 2022 (foto: Fabio Ferrari/LaPresse)
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È la prima volta in tre anni che una cronometro al Giro non la vince Filippo Ganna. L’ultimo non-Ganna era stato Chad Haga il 2 giugno 2019, nella passerella finale di Verona. La vittoria di tappa poteva rimanere in famiglia se avesse vinto Matteo Sobrero, che è il fidanzato della sorella di Pippo, Carlotta. Intanto gli stranieri si sono scatenati sui Social: ha destato grande meraviglia il fatto che al via della crono del Giro d’Italia 2022 ci fosse Filippo Zana, per loro una specie di alter ego (per assonanza) di Pippo Ganna. Per la cronaca il ventitreenne veneto della Bardiani ha chiuso la crono 110° a 1’02 dal vincitore. 

Giro d’Italia 2022: le pagelle della seconda tappa

Mathieu van der Poel 9 – Di tutte le bici possibili, quella da crono è l’unica che non gli è congeniale. Ma lui è van der Poel, e ha la maglia rosa, e se è per questo anche la bici rosa. L’ultima crono l’ha corsa al Tour, l’anno scorso, ma questa volta ha un obiettivo diverso: vuole tenere la maglia, e forse vuole addirittura vincere la tappa, rovesciando il mondo. Si concentra a lungo prima del via, sui rulli, nascosto dietro gli occhiali a specchio e isolato nella musica che gli portano le sue cuffie. Nella prima parte sfiora le transenne, disegna le curve, prende rischi pazzeschi. Nella parte con salita e pavé dà tutto e arriva appena 3 secondi dietro Yates. «Correre su una nuvola rosa», commenta in italiano su Instagram la sua compagna, Roxanne Bertels. 

Simon Yates 9 – Dietro il successo clamoroso dell’inglese c’è anche il grande lavoro di Marco Pinotti, che cura il settore crono della BikeExchange e gli ha consigliato di lasciare il 58 – rapporto un po’ troppo duro per lui – e di usare il 56. Materiali nuovi, bici nuova, non tanto tempo per provare tutto, una sola crono di prova, alla Parigi-Nizza. Gli basta. Simon ci riprova. 

Tom Dumoulin 7 – Era convinto di strappare la maglia rosa al suo connazionale Mvdp, ma non aveva fatto i conti con la grinta del nuovo fenomeno e neanche con l’exploit di Yates. Chiude al terzo posto, terzo anche in classifica generale. Come ha detto lui, dopo l’Etna capirà quale sarà il suo vero obiettivo in questo Giro.

Vincenzo Nibali 7,5 – Chiude dodicesimo a 12’09, 9 secondi in meno di Carapaz e 23 in meno del capitano designato dell’Astana, Miguel Angel Lopez. «Ho fatto uno sforzo tremendo ma mi sento bene, mi sono difeso, il tempo è buono». Ora è 12° in classifica a 30 secondi dalla maglia rosa. Ed è Nibali.

Matteo Sobrero 8 – Rimane sulla poltrona del migliore per un quarto d’ora, abbastanza per farci sognare con la sua bella maglia bianca rossa e verde di campione italiano. Il piemontese ama le crono più lunghe, ma ci prova e dà tutto: finisce quarto a 13 secondi dal suo compagno di squadra Yates, completa la giornata trionfale della BikeExchange e si prende la maglia bianca di miglior giovane, strappandola a Girmay.

Attila Valter 5 – Parte nell’urlo del pubblico di casa e sfoggia un sorriso che non gli abbiamo visto neanche l’anno scorso in maglia rosa. Però va piano: troppo piano per uno che punta a vincere il Giro: perde 51 secondi da Yates.

Alex Dowsett 8 – Nella prima parte della giornata, prima che arrivino i big, tiene il miglior tempo per 47 minuti. Alla fine sarà soltanto 28°. Ma per noi vince sempre, anche quando qualcuno arriva davanti a lui: l’inglese è l’unico sportivo professionista affetto da emofilia di tipo A, una malattia genetica che blocca la coagulazione del sangue, per cui anche una piccola ferita può essere potenzialmente gravissima per lui. Per questo Dowsett ha bisogno di iniettarsi ogni 48 ore il fattore VIII della proteina della coagulazione, e ha ottenuto una speciale esenzione dalla politica «senza aghi» dell’UCI. Alex ha raccontato di aver scelto il ciclismo da ragazzo, perché meno rischioso di sport di contatto come il calcio e il rugby.