UAE Tour, i “Top e Flop” della 4ª tappa: Pogacar schiacciasassi, Ganna sfiora l’impresa. Masnada e Dumoulin non pervenuti

Pogacar
Tadej Pogacar in maglia rossa di leader della classifica generale all'UAE Tour 2022 (foto: LaPresse)
Tempo di lettura: 2 minuti

Primo arrivo in salita e prime interessanti battaglie tra gli uomini di classifica dell’UAE Tour 2022. Alte velocità, attacchi, contrattacchi, accelerazioni e fasi di studio. Abbiamo visto tutto sulle rampe del Jebel Jais, ma alla fine a vincere è sempre lui, Tadej Pogacar.

Gli sponsor degli Emirati Arabi saranno felicissimi di aver visto il proprio talento conquistare la prima vetta della corsa, ma un’analisi approfondita non può che sottolineare quanto lo sloveno sia già incredibilmente in forma a fine febbraio. E non dimentichiamoci che a inizio mese Pogacar aveva anche contratto il Covid.

È vero, non è riuscito a fare la differenza e arrivare via da solo. Tuttavia la tranquillità e la serenità con cui ha tagliato il traguardo in prima posizione, tanto da attaccarsi alla radio per ringraziare la squadra, ha dell’incredibile. Pochi dubbi, anche quest’anno bisognerà fare i conti con questo ragazzo qui alle classiche, al Tour e alla Vuelta.

L’altro “Top” di giornata è senza dubbio Filippo Ganna. Il nostro campione ha sfiorato l’impresa chiudendo a soli tre secondi dal terzetto composto da Pogacar, Yates e Vlasov. Se non fosse stato per quel buco, tra l’altro azionato dall’attacco del suo compagno Luke Plapp, staremmo parlando ora del piemontese in maglia di leader della classifica generale. Purtroppo per soli due secondi Ganna non è riuscito a fare qualcosa di unico per un corridore dalle sue caratteristiche.

UAE Tour: i “Flop” di giornata

Sebbene si trattasse di una salita di più di 18 chilometri, le pendenze del Jebel Jais non erano tra le più impegnative. Ecco perché all’arrivo è giunto un gruppo di quasi venti corridori. Tra i migliori però mancavano due nomi davvero importanti, quello di Fausto Masnada e quello di Tom Dumoulin.

L’italiano, grande protagonista in Oman, ha sofferto nel finale di tappa chiudendo con un ritardo pesante di 58 secondi. Ci si aspettava decisamente qualcosa in più dal capitano della QuickStep-AlphaVinyl, specie dopo quanto visto la scorsa settimana nel Sultanato.

Discorso simile per Tom Dumoulin, terzo nella cronometro di ieri ad Ajman, ma totalmente irriconoscibile oggi. L’olandese della Jumbo-Visma si è staccato fin dalle primissime rampe, salendo su tranquillamente. Il ritardo al traguardo è superiore ai cinque minuti. Cos’è successo?