O Gran Camino 2022: i segreti delle quattro tappe. Ecco tutto il percorso

Il lungo serpentone del gruppo, sulle strade della corsa spagnola O Gran Camino (foto: A.S.O./Luis Angel Gomez .©PHOTOGOMEZSPORT2021)
Tempo di lettura: 2 minuti

Prenderà il via il 24 Febbraio dalla località di O Porriño la prima edizione della “O Gran Camino”. La breve corsa a tappe, patrocinata dall’ex ciclista Ezequiel Mosquera, si propone di riportare una corsa World Tour nella regione spagnola più occidentale, la Galizia. L’intento è quello di riprendere la tradizione della Vuelta a Galicia, storica corsa a tappe inaugurata nel 1933 e interrotta nel 2000. Nel corso dei quattro giorni di gara si alterneranno diverse tipologie di percorsi, dalle volate alle salite passando per una cronometro e possibili attacchi da finisseur. Molteplici scenari equivalgono ad un grande spettacolo. Vediamo ora i segreti delle singole tappe.

O Gran Camino 2022: l’analisi completa delle quattro tappe

La frazione d’apertura, la O Porriño – Vigo, sarà di 165 km. Nella prima parte il gruppo percorrerà le coste galiziane lungo i caratteristici saliscendi. Nella seconda parte si infiammerà invece la competizione. A 40 km dalla fine è posta la salita di terza categoria di Chandebrito mentre a 30 km si troverà la salita di Cuvi, a sua volta di terza categoria. Due asperità del genere non decreteranno chi vincerà la tappa ma ci diranno chi non la vincerà. Se il gruppo manterrà una forte andatura diversi velocisti potrebbero staccarsi o accumulare fatica decisiva in vista dell’arrivo. A 15 km da Vigo la strada tornerà ad essere pianeggiante e l’arrivo sarà molto probabilmente in volata. Bisognerà vedere tuttavia quanti velocisti saranno in grado di avere ancora la forza e la lucidità per sprintare.

La seconda giornata sarà la più lunga e  vedrà la partenza da Bertamirans. Dopo 177,6 km il gruppo arriverà a Mirador do Ézaro. Non ci sarà un attimo di respiro, non un metro di pianura. Saranno infatti 3243 i metri di dislivello che verranno affrontati. Le asperità si concentrano soprattutto nel finale dove si susseguono due gpm:  a 4 chilometri dal traguardo si scollinerà l’Alto de Ameixenda (terza categoria) mentre l’arrivo sarà in cima al Mirador do Ézaro, strappo di seconda categoria dalle temibili pendenze presente già in diverse edizioni della Vuelta a España. Una conclusione così tortuosa ed esplosiva si adatta perfettamente a qualche finisseur che vorrà anticipare il gruppo.

La terza tappa sarà indubbiamente quella regina. 148,4 km segneranno la Maceda – Luintra. Nella prima parte non si segnalano asperità di alcun tipo, anzi la strada tenderà ad essere  in leggera discesa. Negli ultimi 50 km il registro tuttavia cambierà drasticamente. Il plotone affronterà di seguito tre gpm, uno di seconda categoria e due di prima. Si comincerà con l’Alto de Nogueira per proseguire poi con l’Alto de Seragude. I giochi si faranno sull’ultima ascesa, l’Alto de Moura. Con una lunghezza di quasi 8 km ad una media del 7,5% questa salita deciderà il probabile vincitore di giornata. Non sarà però in salita l’arrivo di tappa. Gli ultimi due chilometri saranno in discesa.

L’ultima frazione vedrà una prova di specialità. I cronomen saranno protagonisti dei 15,8 km finali che verranno percorsi intorno al centro cittadino di Sarria. Non sono presenti salite di alcun tipo anche se a metà prova vi saranno circa due chilometri in leggera ascesa. Particolarmente suggestiva la seconda parte di percorso dove i corridori transiteranno su parte del cammino di Santiago de Compostela. Se qualche gioco sarà ancora aperto dal giorno prima qui si risolverà ogni dubbio.

La Gran Camino si presenta con un percorso molto tortuoso ed adatto a molteplici chiavi di lettura. Saranno giornate di ciclismo molto interessanti quelle che ci aspettano.