Fabio Jakobsen, coraggio e determinazione: «Mi è tornato il sorriso. Finalmente sono un corridore come tutti gli altri»

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Fabio Jakobsen in allenamento nel ritiro della QuickStep-AlphaVinyl (foto: Wout Beel)
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Temerarietà, coraggio, determinazione, voglia di rivalsa. Fabio Jakobsen incarna tutte queste caratteristiche. Da buon velocista non si tira mai indietro, neppure dopo quel terribile incidente al Giro di Polonia che rischiava di mettere fine non solo alla sua carriera, ma anche qualcosa di più.

Dopo un lento e difficile percorso di riabilitazione, l’olandese ha riattaccato il numero sulla schiena al Giro di Turchia e dopo poche settimane è tornato alla vittoria. Il capolavoro della Vuelta di Spagna, dove ha vinto tre tappe e la maglia della classifica a punti, lo ha rilanciato tra i migliori velocisti al mondo e la sua QuickStep-AlphaVinyl è pronto ad affidargli le chiavi della squadra per il prossimo Tour de France. L’esordio è previsto alla Volta Valenciana.

«È un nuovo anno e sono contento di cominciarlo in questa squadra. Mi sento finalmente un corridore normale, parte di questo gruppo fantastico. La cosa più bella è che mi è tornato il sorriso. Non vedo l’ora di lottare al fianco dei miei compagni per raggiungere altre vittorie. Voglio vederli trionfare di nuovo, avere ottime sensazioni e, naturalmente, vincere un po’ di gare anche io stesso. Tutto sta andando come volevamo, tra poco si inizia a Valencia. Mi piace correre in Spagna, due anni fa ho vinto una tappa. La speranza è di partire bene anche quest’anno».