Boscaro, l’uomo in più della Colpack e della nazionale: «Impossibile rinunciare a strada o pista»

Boscaro
Davide Boscaro, campione italiano 2021 nel Keirin (foto: Rodella)
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In un anno che si preannuncia di rinnovamento, la Colpack-Ballan può contare già su alcuni punti fermi. Uno di questi è Davide Boscaro, velocista su strada e membro imprescindibile del quartetto azzurro degli Under 23, premiato al Giro d’Onore 2021 per i suoi successi proprio nell’inseguimento a squadre.

«È stato un anno importante, soprattutto in pista. – spiega Boscaro – I primi due anni da Under 23 ho fatto parecchia fatica, mentre nella passata stagione sono riuscito a esprimermi come volevo. Anche su strada mi sono tolto le mie soddisfazioni, tre vittorie che mi hanno permesso di concentrarmi molto su alcuni appuntamenti di riferimento nei velodromi di tutto il mondo».

Con Filippo Baroncini, Michele Gazzoli, Juan Ayuso e gli altri corridori passati professionisti e che hanno contribuito all’anno stellare della Colpack, Boscaro non ha avuto grandissimi spazi su strada e proprio per questo motivo sa che il 2022 potrà essere realmente il “suo” anno.

«La squadra punta molto su di me, – continua Davide – pensa che il mio contributo quest’anno sarà fondamentale per cercare di ripetere i successi del 2021. Voglio prendermi i miei spazi nelle volate che più si addicono alle mie caratteristiche, ma se servirà potrò correre anche da ultimo uomo».

Nella rosa 2022 della Colpack, il parterre dei velocisti sembra quello più attrezzato per ottenere risultati di rilievo. Oltre a Boscaro infatti ci saranno anche Gomez, Persico e Quaranta, tutti cresciuti e pronti a fare il definitivo salto di qualità verso il professionismo.

«L’obiettivo è quello di partire forte fin da subito, impostando la stagione su un binario preciso. Mi dividerò ancora tra strada, dove punto a vincere di più, e pista, con gli Europei di luglio tra gli Under 23 come primo obiettivo. Il sogno è essere convocato da Villa per le competizioni Elite e partecipare al Giro d’Italia di categoria».

In pista Boscaro lavora principalmente sul quartetto. Il ruolo di Davide è delicatissimo, perché ha il compito di lanciare l’inseguimento dai blocchi e dare subito ritmo al treno, così come ha fatto sapientemente Francesco Lamon alle Olimpiadi di Tokyo.

«Mi piace anche il chilometro da fermo. Villa ha visto i dati e sono interessanti, possiamo pensarci per il futuro. Sai, facendo il quartetto in prima posizione riesco a lavorare molto anche sulla potenza, fondamentale nelle gare di velocità».