Una di quelle corse che il dio del ciclocross si è divertito a disegnare per far impazzire, di gioia o di rabbia, i corridori e i loro tifosi. La prova di Coppa del Mondo del Ciclocross Hulst incorona Tom Pidcock da un lato e per un salto della catena dalla corona dall’altro, regala un altro numero pazzesco del corridore più spettacolare e completo del circus mondiale: Wout Van Aert, autore di una remuntada sensazionale dalla quarantesima alla quarta posizione, destreggiandosi in maniera impeccabile nel folto gruppone delle retrovie, con tempi sul giro migliori dei battistrada. Ottima la prova del leader della classifica generale, Eli Iserbyt che ha tenuto il passo del britannico della Ineos Grenadiers, arrivando a poco più di dieci secondi e che può così festeggiare la conquista del trofeo con due gare d’anticipo. Completa il podio di giornata Lars Van der Haar a 33″ di ritardo.
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Ciclocross Hulst, ordine d’arrivo
1 | PIDCOCK | Thomas | GBR | 1:03:49 |
2 | ISERBYT | Eli | BEL | 1:04:01 |
3 | VAN DER HAAR | Lars | NED | 1:04:22 |
4 | VAN AERT | Wout | BEL | 1:04:58 |
5 | AERTS | Toon | BEL | 1:05:19 |
6 | VANTHOURENHOUT | Michael | BEL | 1:05:30 |
7 | HERMANS | Quinten | BEL | 1:05:37 |
8 | SWEECK | Laurens | BEL | 1:05:46 |
9 | BAESTAENS | Vincent | BEL | 1:05:57 |
10 | VANDEBOSCH | Toon | BEL | 1:06:00 |
Nel corso del terzo giro Tom Pidcock, approfitta dell’incidente meccanico nel quale rimane intrappolato Wout Van Aert e aumenta sensibilmente il ritmo: provano a resistere e ci riescono Eli Iserbyt e Lars Van der Haar, mentre gli altri corrono per il quarto posto che poi non arriverà. Il forcing del talento di Leeds mette fuorigioco anche Toon Aert e Michael Vanthourenhout che fanno gruppetto insieme a Laurens Swweck, Vincent Baestaens e Toon Vandebosch e devono resistere al recupero dello scatenato, arrabbiato, determinato, ma sfortunato Wout Van Aert.
Nei tre giri finali Pidcock resta solo al comando e il podio resta immutato. Iserbyt chiude la pratica Coppa del Mondo, ma all’arrivo del Ciclocross Hulst gli applausi sono soprattutto per Van Aert, per un quarto posto che – jella a parte – rappresenta l’ennesimo numero di alta scuola.