Il ciclismo regala medaglie all’Italia, Sport e salute gli taglia i fondi. E copre d’oro la pesca e il tiro alla lepre

Filippo Ganna, Liam Bertazzo, Marco Villa, Jonathan Milan, Simone Consonni e Francesco Lamon: il quartetto è medaglia d'oro mondiale! (foto: BettiniPhoto)
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Non basta vincere 97 medaglie tra competizioni europee, mondiali e Olimpiadi. No, non basta neppure essere una delle federazioni più vincenti nel mondo dello sport nazionale per ricevere un riconoscimento adeguato dal governo. Sport e Salute, l’azienda pubblica che si è sostituita al Coni nella distribuzione dei fondi allo sport, non ha in alcun modo premiato il mondo della bicicletta, ignorando i tanti successi dell’ital-bici.

La distribuzione dei 288 milioni di euro alle 44 federazioni hanno creato non poco malcontento. Il ciclismo sicuramente non sorride, ma lo stesso possono dire il nuoto, gli sport invernali e le arti marziali che tante soddisfazioni hanno regalato allo sport azzurro. Premiata da Sport e Salute la scherma, che si trova nel suo momento peggiore, l’atletica leggera e il volley con un 15% in più.

Se però queste ultime due federazioni possono vantare rispettivamente alcune vittorie di rilievo come i 100 metri a Tokyo o gli Europei, più difficili sono da spiegare i compensi alla Fidasc (Armi Sportive e da Caccia) i cui meriti sarebbero dovuti alle competizioni di paintball e di tiro alle lepri di cartone. È per questo motivo che ben quattro milioni di euro andranno nelle tasche della pesca sportiva.