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Il “regalo” a Duclos-Lassalle, nel giorno più triste della carriera

La beffa più atroce della carriera. Nel 1993 Ballerini si dimostrò di un altro pianeta rispetto a tutti gli altri. Gestì il finale a piacimento e quando piazzò l’allungo decisivo, a ruota gli rimase solo il quasi trentanovenne Duclos-Lassalle, vincitore nell’edizione precedente. Ballerini avrebbe potuto staccarlo, se solo avesse aperto di nuovo il gas. Ma L’avversario lo pregò di tenerlo nella scia, assicurandogli che si sarebbe accontentato del secondo posto. Franco tirò fino all’ingresso del velodromo, il francese recuperò per quanto possibile le forze e prima dell’ultima curva partì deciso. Ballerini, con un rapporto molto duro, faticò a cambiare marcia, poi rimontò e sulla linea del traguardo alzò il braccio. L’illusione però durò poco: Duclos-Lassalle ce l’aveva fatta per 8 centimetri. Nel dopo corsa il toscano era distrutto, fino al punto di parlare di ritiro.

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