Vegni rivendica l’idea di un Giro equilibrato e aperto a tutti. Senza preferenze

Vegni
Mauro Vegni in una foto d'archivio al Giro d'Italia 2021
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Anche Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia, ha voluto intervenire sulle critiche avanzate da Francesco Moser sulla poca attenzione riservata nel tracciare il percorso al campione del mondo in carica Filippo Ganna. «Ma come – si è chiesto il campione trentino sulle pagine di Bicisport di dicembre – abbiamo il campione del mondo a cronometro e noi togliamo dal Giro d’Italia le crono? Non lo capisco proprio!»

«Mi dispiace che Francesco dica queste cose – afferma Vegni – perché con questa ottica il Giro dovrebbe dimostrare di avere preferenze oggi per un atleta domani per un altro, e soprattutto dimostrerebbe una fragilità che una grande corsa non può e non deve avere».

«Noi cerchiamo – ha proseguito – una linea di equilibrio che permetta di avere al percorso del Giro d’Italia una propria personalità. Nei tanti anni di attività, posso dire in tutta sincerità di non avere mai fatto un Giro in funzione di un atleta. E’ un’onesta intellettuale che rivendico. Poi posso aver commesso degli errori, ma in assoluta buonafede. Noi cerchiamo di costruire un percorso equilibrato dove tutti gli atleti possono trovare le opportunità per esercitare al meglio il proprio mestiere.

«Detto questo – ha concluso Vegni – il Giro propone anche nel 2022 due cronometro e saremo ben contenti se Ganna sarà al via e se saprà vincerle. Vorrà dire che Ganna invece di conquistare la maglia rosa il primo giorno, la conquisterà il secondo…».