Furlan: «Ho un solo rimpianto, non essere riuscito a far passare Lucca e Rocchetta. Adesso apriamo un nuovo ciclo, ci sarà da lavorare»

Furlan
Giorgio Furlan, direttore sportivo della General Store.
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Si chiude un ciclo e se ne apre un altro. La General Store Essegibi F.lli Curia saluta due dei grandi protagonisti di queste ultime stagioni come Riccardo Lucca e Cristian Rocchetta e si prepara a una nuova stagione con una squadra molto giovane e ambiziosa.

Giorgio Furlan, direttore sportivo e vero costruttore della formazione veneta, traccia un bilancio del 2021 e ci spiega i progetti per l’immediato futuro. La scelta di non proseguire con gli Elite e di prendere in mano ragazzi su cui lavorare è figlia del suo essere sempre alla ricerca di nuove sfide.

Furlan, partiamo analizzando questa stagione. Qual è il bilancio?

«Positivo. Siamo stati presenti da inizio a fine stagione e anche come punteggi siamo subito alle spalle di due corazzate come l’irraggiungibile Colpack e la Zalf. C’è stato un po’ di calo nella seconda parte dell’anno, da alcuni corridori – non vi dico quali per rispetto – mi aspettavo qualcosa di più. Poi ho un rammarico…»

Quale?

«Non essere riuscito a mandare tra i professionisti Lucca e Rocchetta. Meritavano davvero di fare il grande salto, ma praticamente nessuno si è fatto sentire».

Perché secondo te?

«C’è questa tendenza assurda di andare alla ricerca del giovane, anzi del giovanissimo. Bisognerebbe chiedere alle squadre perché non vogliono dare tempo ai ragazzi di maturare tra gli Under 23. Si rischia solo di bruciarli fin da subito. Di Pogacar ed Evenepoel ce ne sono due. Poi sinceramente anche il comportamento di alcune Professional non lo capisco».

Di cosa parli?

«Prendono dei ragazzi che fanno fatica a vincere tra i dilettanti. Si piazzano arrivando settimi, ottavi o noni. Cosa si aspettano da loro? Certo non vanno tra i professionisti a vincere. Poi succede che tra due anni si ritrovano senza contratto perché non hanno dimostrato nulla».

Tornando alla tua General Store, è un rischio quello di non continuare con gli Elite?

«Sicuramente lo è. Lucca e Rocchetta quest’anno hanno fatto le nostre fortune vincendo insieme più di dieci corse. Allo stesso tempo però vogliamo riaprire un ciclo, lavorando sui giovani con l’obiettivo di lanciarli tra i professionisti».

Descrivici la tua squadra per il prossimo anno.

«Tra quelli confermati mi aspetto molto da Carpene e Vignato, entrambi al quarto anno. Sarà una stagione importante per loro perché dovranno mettersi in mostra. Poi abbiamo preso quattro juniores interessanti, ma non c’è nessuna fretta, devono crescere con calma facendo le loro esperienze».

Poi?

«Poi avremo due terzi anni come Peric e Zecchin che tra gli juniores erano molto forti ma si sono un po’ persi. Credo molto anche in Busatto, classe 2002 che ha già fatto vedere ottime cose in questa stagione».

Una bella sfida…

«Sì perché parliamo di ragazzi che non hanno mai vinto e che hanno ampi margini di miglioramento».

Resterete Continental?

«Si, vogliamo dare ai nostri corridori la possibilità di confrontarsi anche con i professionisti. Stiamo trattando con la GS Emilia per partecipare alle loro corse come abbiamo fatto quest’anno».