Froome, tra illusione e speranza: «Vincere il quinto Tour, resta il mio obiettivo»

Froome
Chris Froome al Giro di Sicilia 2021 (foto: LaPresse)
Tempo di lettura: 2 minuti

Just an illusion, cantavano gli Imagination nel 1982. Tre anni dopo Chris Froome a Nairobi, in Kenya, iniziava il suo percorso. Il britannico della Israel Start-Up Nation, vincitore di quattro Tour de France dal 2013 al 2017, della Vuelta di Spagna 2013 e 2017 e del Giro d’Italia 2018, vive tra illusione e speranza: punta alla quinta maglia gialla e sta lavorando con allenamenti speciali, chiamati Pravilo, alla prossima stagione. I programmi di Froome su quibicisport.

Froome verso il quinto Tour de France: «Continuo a crede che sia possibile»

«Non ci sono garanzie che possa vincere un altro Tour, il mio quinto Tour, dopo quello che è successo e quello che ho dovuto sormontare – ha spiegato a cyclingnews Lo so bene, ma quello resta il mio obiettivo. È questo che mi porta a darre il 100% di me. Se sarà nel 2022, o l’anno dopo o l’anno dopo ancora, continuerò a lavorarci finché non diventerà evidente che è impossibile. È questo che mi porta sulla bici ogni giorno. Finché vedo dei miglioramenti nel mio lavoro, allora continuerò a credere che è ancora possibile e continuerò a lavorare con questo obiettivo».

E poi ha aggiunto: «Mi sono infortunato gravemente due anni fa, ma solo a giugno ho sentito che le ferite erano ormai dietro di me. Vedo quel momento come il punto di partenza nel mio percorso di recupero per tornare pienamente quello che ero. Prima ero in una spirale negativa perché la mia gamba destra non era come doveva essere. Sto ancora lavorando in palestra e facendo fisioterapia, ma ora mi concentro maggiormente sugli aspetti in bici e ricostruire la mia condizione di corsa. Vedere cose che gli altri non vedono nella mia crescita mi ha mantenuto sempre molto motivato. Vedo la mia gamba destra diventare sempre più forte e vedo che i numeri si fanno più vicini a quelli che dovrebbero essere, quasi in equilibrio».