Cronaca della notte magica di Moser campione del mondo dell’inseguimento. Bicisport era appena nato, noi c’eravamo

Francesco Moser in maglia iridata con le 2 medaglie conquistate nei mondiali 1976 su pista e strada
Tempo di lettura: < 1 minuto

I mondiali su pista sono in corso in questi giorni e una gara su tutte fa vibrare al massimo la passione degli appassionati. Anzi due. L’inseguimento individuale e l’inseguimento a squadre. Quello a squadre naturalmente ci riporta subito alla splendida e infiammata finale delle Olimpiadi ove l’Italia di Ganna ha battuto la formazione definita Danich Dinamite. E quella individuale si annuncia addirittura come uno scontro in finale tra due italiani, Ganna e Milan. Roba da far tremare i polsi. Siamo alla stessa tensione creata dalla squadra azzurra di calcio agli europei. Uno spettacolo formidabile garantito.

Ricordiamo al proposito la finale di Monteroni del 1976 (anno di nascita di Bicisport) tra Moser e Schuiten. Moser era reduce da un mondiale su strada perso contro Mertens sul circuito pugliese. E adesso eccolo in pista contro un avversario molto forte.
E’ sera. Lo stadio è colmo di gente. Il confronto diretto e spettacolare tra due campioni nell’inseguimento trascina sempre la gente accendendo la passione molto forte. Facendola divampare

Moser parte forte. E’ subito in vantaggio. Ma l’avversario risponde bene e va in testa. Attimi di panico che la gente vive col cuore in gola. Moser non si arrende. Resiste sino a pochissimo dalla fine ma intanto perde. La gente scatta in piedi per gli ultimi giri. Segue senza fiatare. Non vola una mosca. Moser rimonta piano piano, ce la fa, ce la fa… torna in testa. E l’ultimo giro è un tripudio. Moser campione del mondo.
Se Ganna e Milan vanno in finale, prepariamoci a vivere lo stesso spettacolo, col cuore in gola.