Nibali e il Lombardia, due sigilli entrati nella storia. Esperienza e intelligenza tattica gli ingredienti per battere i giovani

Nibali
Vincenzo Nibali correrà al Lombardia per l'ultima volta con la maglia Trek-Segafredo prima di passare all'Astana
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Quando Vincenzo Nibali è al via di una corsa, tutto può succedere. L’età sicuramente non gioca a favore del siciliano, costretto a lottare con ragazzi come Evenepoel o Pogacar che hanno quindici o sedici anni in meno di lui, ma la classe e il talento non spariranno mai, neppure quando deciderà di appendere la bicicletta al chiodo.

Il Giro di Lombardia per Nibali ha un sapore speciale. Nel 2015 alzò le braccia al cielo sul lungolago di Como per la prima volta, aggiungendo al suo incredibile palmares anche una Monumento. La maglia tricolore lo ha accompagnato in quella cavalcata, o meglio in quella discesa folle che gli ha permesso di staccare tutti gli avversari. Traiettorie degne di un pilota di MotoGp, rilancio dell’azione in ogni tornante e, soprattutto, coraggio da vendere.

Nel 2017 il secondo sigillo. Il mondo di Nibali era cambiato, aveva lasciato l’Astana che tanto gli aveva regalato per un nuovo progetto, quello dell’Emiro del Bahrain. Il campione però resta il campione. Scatto decisivo sul Civiglio per riprendere Pinot e fare ancora una volta il vuoto in discesa.

Ora, quattro anni dopo quell’impresa (nel mezzo anche una Milano-Sanremo), Nibali torna su quelle strade che tante soddisfazioni gli hanno dato. Non gli si chiede di vincere, il siciliano non deve dimostrare più nulla e qualsiasi cosa verrà può essere accettata. Ma forse sarà lui stesso, Vincenzo, a non accettare qualsiasi cosa verrà. Sì, perché un campione della sua stazza vuole essere sempre protagonista, anche se non vince.

«La mia tattica sarà l’esperienza. Il Lombardia è una gara che non perdona, ti logora. Anno dopo anno ho imparato a gestirmi». Dice bene Nibali. Con il passare dell’età bisogna giocare di esperienza e di intelligenza, due caratteristiche che a Vincenzo certo non mancano. I giovani sono spietati, ma spesso commettono gravi errori tattici. Sono questi errori che Nibali dovrà sfruttare.

Una speranza l’abbiamo tutti. Se ancora oggi Nibali è l’italiano con più possibilità di vittoria qualcosa vorrà pur dire no? Il Giro di Sicilia ci ha consegnato uno Squalo ritrovato, più sereno e convinto. Il passaggio in Astana il prossimo anno dà ancora più motivazioni. Chiudere in bellezza il capitolo poco fortunato con la Trek-Segafredo sarebbe il regalo perfetto che Nibali vuole fare a se stesso e a tutti i suoi tifosi.