De Marchi, lezione d’umiltà: viaggio verso il trionfo. Tre anni dopo, il sigillo del Rosso di Buja

Alessandro De Marchi della Israel Start-Up Nation, è tornato alla vittoria oggi, alla Tre Valli Varesine, dopo tre anni
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«Mi sento fuori posto». In un mondo dal quale è sparita l’umiltà, dove siamo circondati da boriosi e da personaggi che si vantano per aver realizzato il nulla cosmico, la modestia di Alessandro De Marchi nel giorno in cui era riuscito a conquistare la prima maglia rosa della sua carriera, lo faceva sentire strano, come se avesse compiuto un allunaggio. Come un pesce fuor d’acqua. Oggi alla Tre Valli Varesine, il Rosso di Buja, è tornato al trionfo a tre anni esatti dal Giro dell’Emilia vinto il 6 ottobre 2018 davanti a Rigoberto Uran e Dylan Teuns. Un urlo di gioia, un ruggito devastante come devastante è stata la sua corsa tra pioggia e vento, coronata da un grande finale dove ha trovato il suo posto: sul gradino più alto del podio.

Alessandro De Marchi: alla Tre Valli Varesine il dolce sapore della vittoria. Per il friulano una stagione indimenticabile

Professionista dal 2010, De Marchi aveva vinto finora tre tappe alla Vuelta di Spagna e un Giro dell’Emilia. Simbolo più vero della categoria catalogata così: “Gregari di lusso“. Il suo sguardo fiero, determinato, grintoso; il viso lentigginoso, il passo cadenzato e potente e la voglia di fare fatica per gli altri, prima che per se stesso. Friulano vero che rispecchia i valori della sua terra, di grandi e umili lavoratori. De Marchi ascolta Ludovico Einaudi, Bob Marley e Bruce Springsteen, che sono sinfonia e rock, chitarra e metallo, pianoforte e melodie soavi. Crede nelle idee e meno nelle ideologie. Oggi ha creduto nell’idea che il giorno giusto per tornare a vincere era arrivato. From zero to hero, dalla sfortunata caduta al Giro d’Italia – dopo la strepitosa maglia rosa – all’oro Europeo nella mixed-relay. Dal mondiale corso onorando dal primo all’ultimo metro la maglia azzurra, alla giornata da campione alla Tre Valli Varesine. Grazie De Marchi, la tua lezione d’umiltà, talento e tenacia servirà a molti.