
Daniele Bennati sembra al momento uno dei più seri candidati alla successione di Davide Cassani sull’ammiraglia azzurra. In poco tempo il suo nome ha scalato la classifica dei più graditi godendo della stima dei suoi colleghi e del gruppo che non ha lasciato da molto. «Io posso solo dire che mi sono incontrato un paio di volte con il presidente Dagnoni – ammette – ma non c’è stato nulla di ufficiale. Sono state chiacchierate informali in attesa che si concludessero i campionati del mondo».
La candidatura non lo ha colto completamente di sorpresa. «È nato tutto all’improvviso» – afferma, poi però ammette: «Nell’ambiente se ne parlava, ma erano solo chiacchiere. Diciamo che nell’ultimo mese la voce ha preso più consistenza». Racconta che all’ammiraglia per il momento non ci pensava. «Ho fatto i corsi tecnici – continua – ma per il momento non avevo l’aspirazione di salire su un ammiraglia. Certo, l’ammiraglia della Nazionale è tutta un’altra cosa, ma non avevo la presunzione di volare così alto. Poi sono amico di Davide Cassani e non pensavo che la sua situazione precipitasse così rapidamente».
Nonostante tutto però l’ex corridore aretino resta con i piedi per terra. «Comunque non c’è ancora nulla di concreto. Diciamo che i colloqui importanti il presidente li comincerà adesso che gli impegni della Nazionale sono finiti. Se mi chiamerà questa settimana vuol dire che c’è qualcosa di più concreto». Bennati darebbe seguito alla ricca tradizione di tecnici azzurri toscani che dopo Martini hanno visto in ammiraglia Franco Ballerini e Paolo Bettini. È molto stimato dai suoi colleghi, in gruppo è sempre stato molto rispettato. In corsa ha sempre avuto il merito di gestire bene i suoi compagni. Ora la parola passa al presidente Dagnoni.











