Ferretti: «Che confusione! Vicenda gestita male dalla Federazione, Cassani non meritava questo trattamento»

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Giancarlo Ferretti, storico direttore sportivo in una foto d'archivio
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In un momento così delicato per la nazionale italiana con il cambio del commissario tecnico annunciato (anche se non definitivamente) poco prima dei Campionati Europei di Trento e dei Mondiali delle Fiandre, non potevamo che interpellare un uomo che ha dedicato al ciclismo la sua intera vita, Giancarlo Ferretti.

“Ferron” di ct ne ha conosciuti tanti e ha lavorato a stretto contatto con loro per oltre trent’anni. Gli chiediamo cosa ne pensa della situazione attuale e della gestione della vicenda da parte della Federciclismo.

«E’ stata gestita malissimo! C’è tanta confusione e questo clima di incertezza non fa bene alla nazionale che dovrà andare a correre gli Europei e i Mondiali. Vogliamo poi parlare dell’allontanamento di Cassani da Tokyo prima delle gare su pista? Che brutta immagine…»

Come l’avrebbe gestita un uomo di esperienza come il “Sergente di Ferro”? Semplice, «bastava finire la stagione e annunciare la sostituzione a Mondiali finiti».

A Cassani, molto probabilmente subentrerà il campione del mondo 1988, Maurizio Fondriest. La scelta del presidente Dagnoni è ricaduta su un uomo senza esperienza alcuna da direttore sportivo, che ne pensa Ferretti?

«Fondriest lo conosco personalmente e posso dire che è un uomo preparato e competente. Non aver fatto il direttore sportivo non so quanto possa penalizzarlo, sicuramente parte svantaggiato rispetto a molti altri, ma questo non vuol dire nulla».