Vuelta di Spagna, Bernal va in difficoltà e Yates tira dritto. Gerarchie non chiare in casa Ineos

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Egan Bernal in maglia bianca al traguardo della nona tappa della Vuelta di Spagna 2021 (foto: PhotogomezSport)
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Nel ciclismo, così come nella vita, ci vuole organizzazione e chiarezza. La Ineos-Grenadiers in questa Vuelta di Spagna si è presentata con tre frecce nel proprio arco: Egan Bernal, Richard Carapaz e Adam Yates.

Fino a questa mattina la strada ci aveva consegnato un buon Bernal, non certo quello del Giro d’Italia sia chiaro, ma sempre lì sulle ruote dei migliori e, soprattutto, di Primoz Roglic. Lo stesso non si poteva dire di Yates e Carapaz, in difficoltà durante questa prima intensa settimana di corsa.

Sull’Alto de Velefique infatti tanto Carapaz quanto Yates si sono messi a disposizione del proprio compagno, facendo un’andatura regolare ma elevata. Qualcosa però è cambiato quando Roglic ha messo il turbo e ha staccato i suoi avversari. Bernal non è riuscito a seguire lo sloveno e si è agganciato a un gruppetto comprendente tra gli altri anche il suo compagno britannico.

Il ritmo di Yates era però troppo elevato per Bernal, il quale, metro dopo metro, perdeva terreno dal gruppetto inseguitore. Niente da fare, a nulla serve aggrapparsi alla radiolina, a nulla serve richiamare Yates all’attenzione. Il britannico non si ferma e tira dritto, chiudendo a 39 secondi da Roglic e mettendo in grande difficoltà il compagno.

Per Bernal al traguardo il ritardo sarà addirittura di 1’05”. Un’enormità considerando quanto poteva limitare i danni grazie all’aiuto dello stesso Yates. La situazione insomma non appare ancora decisa in casa Ineos-Grenadiers, ma bisognerà fare in fretta perché al momento la situazione non sorride ai due litiganti: Roglic conduce con 1’52” sul colombiano e 2’07” sul britannico. Urge chiarezza…