TOKYO 2020 / Il mistero della sostituzione non avvenuta. Villa, Viviani, i quattro eroi. Ecco la verità

In alto a sinistra Jonathan Milan al fianco di Simone Consonni, in basso Francesco Lamon e Filippo Ganna
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Ma è possibile che l’idea di inserire Elia Viviani nella finale di ieri del quartetto maschile a Tokyo 2020, al posto di Francesco Lamon sia stato un ragionamento fatto dal tecnico Villa con lo stesso Viviani ma senza condividerlo con i ragazzi del quartetto titolare? Beh, a quanto pare, da quanto abbiamo raccolto dai diretti interessati al termine della magica finale contro la Danimarca, sembrerebbe proprio che sia andata così.

Tokyo 2020, quartetto inseguimento Italia: il mistero della sostituzione non avvenuta

Ma ricostruiamo i fatti. Marco Villa, nell’intervista rilasciataci dopo la finale, ha confermato di averne parlato con Elia Viviani la sera prima della grande sfida all’oro e di aver ragionato a lungo con il campione veronese sull’ipotesi di inserirlo al posto di Francesco Lamon. Lo stesso Elia, sentito pochi minuti dopo le dichiarazioni di Villa, ci ha confermato i dubbi del tecnico ribadendo che l’ipotesi di un suo ingresso in finale era sul tavolo ma che alla fine lui stesso si sarebbe tirato fuori riconoscendo in Lamon l’uomo giusto e più forte per ricoprire quel ruolo.

Infine, ecco i quattro ragazzi d’oro sentiti dopo la grande vittoria. Beh, nessuno di loro, a cominciare dallo stesso Lamon, sapeva nulla dell’ipotesi di un cambio per la finale e di un possibile ingresso di Elia contro la Danimarca. Mah, che dire: sembra tutto abbastanza strano ma a questo punto poco importa. Quello che conta infatti è che Villa alla fine abbia preso la scelta giusta confermando Lamon anche per la finale. Una finale che poi, lo abbiamo visto, non poteva finire meglio!