TOKYO 2020 / Clamorosa spaccatura tra le olandesi. Non si parlano, che beffa

Van der Breggen
Anna Van der Breggen in azione ai campionati del mondo di Imola in cui trionfò lo scorso anno
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Se c’è una parola che può descrivere la corsa delle olandesi alle Olimpiadi di Tokyo, quella è “confusione“. L’assenza di radioline, come abbiamo già spiegato, ha messo in difficoltà molte atlete, tra cui le oranje favorite per la vittoria della medaglia d’oro. Il risultato? Annemiek Van Vleuten alza le braccia al cielo pensando di aver vinto e non accorgendosi che in realtà davanti a lei aveva già tagliato il traguardo l’austriaca Anna Kiesenhofer.

All’interno della squadra olandese però è mancata soprattutto la comunicazione. Alla radio locale AD, Marianne Vos ha infatti dichiarato di sapere della presenza dell’austriaca con queste parole: «C’erano tre atlete davanti, ne abbiamo riprese due. Sapevo che ne era rimasta una tutta sola all’attacco e l’abbiamo sottovalutata. Conoscevo la Kiesenhofer solo di nome, è stata bravissima».

Al pari della Van Vleuten, anche Anna Van der Breggen, 15ª al traguardo, era convinta che la sua compagna si stesse giocando l’oro. «Pensavamo di correre per la vittoria. Ci avevano detto che la polacca era l’ultima della fuga ad essere ripresa. Correre senza radioline non è semplice, ci sono le ammiraglie, ma è troppo rischioso farsi sfilare per andare a chiedere informazioni».

Insomma, tanta confusione e scarsa comunicazione tra le atlete. L’Olanda si è dimostrata la squadra più forte, ma solo a livello individuale…