TOKYO 2020 / Van der Breggen super favorita, ma tutte le olandesi sono da podio. Longo Borghini, riprovaci

Van der Breggen
Anna Van der Breggen in azione con la maglia della nazionale olandese ai campionati del mondo di Imola 2020.
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Ai Giochi di Tokyo 2020 tutte contro le olandesi. E’ questo il leit motiv che domina la gara in linea. Un quartetto di fuoriclasse con la campionessa olimpica di Rio, Anna Van der Breggen che partirà con il numero 1 e farà di tutto per raddoppiare l’alloro olimpico prima del ritiro. E’ lei la super favorita anche per i bookmaker. 

Come si gestiranno le olandesi, tutte possibili vincitrici? Conterà il tempismo, chi attaccherà per prima, ma le gare riservano sempre delle sorprese. A Rio Annemiek Van Vleuten stava volando verso l’oro, ma una caduta la mise fuori gioco spalancando la via della vittoria alla compagna Van der Breggen. 

Longo Borghini faro delle azzurre

E l’Italia? Sarà pronta a rendere la vita difficile alle “orange”, rinnovando la sfida che ha caratterizzato i grandi appuntamenti dell’ultimo decennio. Elisa Longo Borghini, la medaglia di bronzo di Rio, è la nostra leader, spalleggiata da una Marta Bastianelli che potrebbe dire la sua in un eventuale arrivo ristretto.

Con un gruppo composto da 67 cicliste, sarà difficile controllare la corsa. Solo cinque nazionali: Olanda, Italia, Germania, Australia e Stati Uniti partiranno con quattro atlete. Ma anche nazionali meno rappresentate hanno pedine importanti da giocare. 

Deignan e Moolman Pasio pronte al colpaccio

A cominciare dalla britannica Lizzie Deignan, che al Giro Donne ha dimostrato di essere in gran spolvero sfiorando la vittoria di tappa a Cormons e conquistando il quarto posto assoluto. Lizzie un argento olimpico lo ha già vinto sulle strade di casa, a Londra nel 2012, battuta, tanto per cambiare, dall’olandese Marianne Vos, altra osservata speciale a Tokyo.

Attenzione poi alla sudafricana Ashleigh Moolman Pasio, che corre nella Sd Worx della Van der Breggen ed è reduce dalla vittoria nel tappone del Monte Matajur al Giro e dal secondo posto nella generale. Il circuito giapponese è adatto anche alle caratteristiche della danese Cecilie Uttrup Ludwig che dovrebbe aver recuperato dopo la caduta al Giro nella quale aveva battuto la spalla costringendola al ritiro nell’ottava tappa.

Australia e Stati Uniti non scherzano

Tra le australiane da controllare Amanda Spratt e Grace Brown, occhio anche alle americane che nel quartetto schierano Chloe Diggert e Coryn Rivera, a segno nell’ultima tappa del Giro.

Chi non si è vista nella corsa a tappe italiana è stata invece la polacca Katarzyna Niewiadoma, sesta ai Giochi di Rio, che ha preferito saltare il Giro proprio per puntare tutto su Tokyo. Stessa scelta fatta dall’olandese Annemiek Van Vleuten, forse per evitare raffronti in corsa con la connazionale Anna Van der Breggen proprio in vista dei Giochi.