TOKYO 2020 / Sfida tra fenomeni: Van Aert favorito, Pogacar cannibale. Ma attenti ai vecchi Nibali e Valverde

Van Aert
Wout Van Aert con la maglia della nazionale belga ai Mondiali di Imola 2020.
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Manca sempre meno alla partenza ufficiale della prova su strada dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. Poche ore alla gara più attesa della stagione, quella che manderà nell’olimpo di questo sport uno dei 130 atleti al via.

Nei giorni scorsi si è discusso molto sul migliore percorso di avvicinamento all’Olimpiade. Chi ha corso il Tour de France avrà sicuramente più ritmo nelle gambe, ma il breve tempo intercorso tra la passerella di Parigi e il volo per il Giappone, con conseguente ambientamento al fuso orario, potrebbe giocare a loro sfavore. Tadej Pogacar, ad esempio, viene dato come favorito numero uno per la medaglia d’oro, ma le fatiche di tre settimane corse a tutta rischiano di essere controproducenti.

Slovenia e Belgio, le favorite principali

Se escludiamo Pogacar, e la sua Slovenia che schiererà anche Roglic, Polanc e Tratnik, la nazionale da tenere maggiormente sotto controllo è quella belga. Wout Van Aert e Remco Evenepoel non hanno mai nascosto di puntare al colpo grosso, potendo giocare su più fronti. Evenepoel infatti è un corridore che si potrebbe inserire in una fuga di pochi uomini o provare un’azione solitaria, Van Aert invece potrebbe anche attendere un arrivo in volata ristretta per imporsi nell’Autodromo di Fuji. Non dimentichiamoci che il Belgio avrà in squadra anche la medaglia d’oro in carica, Greg Van Avermaet.

Italia e Spagna giocano sull’esperienza

Quando arrivano i grandi appuntamenti, Italia e Spagna, pur non partendo favorite, riescono sempre a ricoprirsi un ruolo da protagonista. Per questa Olimpiade, entrambe le nazionali giocheranno sull’esperienza, potendo contare su assoluti fuoriclasse come Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde. Attenzione però, perché i due esperti corridori saranno accompagnati da giovani desiderosi di entrare nella storia del ciclismo. Di chi parliamo? Alberto Bettiol e Gianni Moscon per gli azzurri e i fratelli Izagirre e Fraile per le furie rosse.

Danimarca per sorprendere ancora

Non partiranno forse come favoriti principali per la vittoria della prova olimpica, ma i corridori danesi hanno dimostrato in queste ultime stagioni di poter lottare ad altissimi livelli in qualsiasi competizione, dalle classiche ai grandi Giri. Kasper Asgreen (vincitore del Fiandre 2021), Jakob Fuglsang (primo alla Liegi 2019 e al Lombardia 2020), Michael Valgren e Chris Juul-Jensen non sono da sottovalutare.

Le outsider

Gran Bretagna, Olanda, Colombia, Francia e Svizzera sembrano partire un passo indietro rispetto alle nazionali precedentemente citate, ma ugualmente presenteranno al via corridori di assoluto spessore. Occhi puntati su Thomas, i gemelli Yates, Mollema, Uran, Cavagna e Hirschi.