GIRO D’ITALIA / Beppe Conti: «Ganna sei un campione! E questo non è il miglior Bernal. Vegni? E’ troppo solo»

Beppe Conti
Ultimo appuntamento con la Resa dei Conti al Giro d'Italia 2021
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Il Giro d’Italia si conclude con il trionfo della Ineos-Grenadiers che può festeggiare a Milano sia la vittoria a cronometro di Filippo Ganna sia la maglia rosa di Egan Bernal. Con Beppe Conti tracciamo un punto di questa edizione che tante emozioni ci ha regalato…

Beppe, il Giro non poteva che concludersi con la vittoria di Ganna…

«Ganna è un campione e quest’anno l’ha dimostrato ancora di più. Nonostante le fatiche di questi giorni è riuscito a vincere la cronometro di Milano. Se non avesse avuto le Olimpiadi di Tokyo, quest’anno doveva provare ad attaccare il Record dell’Ora, senza alcun dubbio…»

A Tokyo sfortunatamente non ci sarà l’inseguimento individuale. Che ne pensi?

«E’ uno scandalo che non ci sia. L’inseguimento individuale è una disciplina nobile che ha reso celebri dei grandi campioni. Lui meritava di vincere una medaglia olimpica in questa specialità».

E degli altri italiani che oggi hanno fatto bene cosa dici?

«Bravissimo Sobrero e ancora più bravo Affini. Questo Giro ci ha permesso di conoscerlo ancora meglio e non mi nascondo nel dire che è un corridore che avrà un grande futuro».

E poi abbiamo Caruso…

«Ci ha fatto emozionare tutti. E’ stato bravissimo, il giusto premio per i tanti anni passati a fare il gregario. Però attenzione, qualcosa ora deve cambiare…»

Cosa?

«La Bahrain-Victorious deve costruirgli attorno una grande squadra, magari mettendoci anche Landa come ultimo uomo. Se questo è il vero Caruso allora deve riprovare a fare classifica in un grande Giro, senza alcun dubbio».

E Bernal, il vincitore del Giro d’Italia?

«E’ stato il più forte, senza dubbio. Eppure non è il miglior Bernal che abbiamo imparato a conoscere. Si vede che i problemi alla schiena gli recano ancora dolore, altrimenti non si sarebbe difeso nell’ultima settimana».

Nel complesso che Giro è stato?

«Bello, mi sono davvero divertito. C’è stata solo una cosa negativa, la cancellazione del Pordoi e del Fedaia. Non avere quel tampone dolomitico ha tolto molto alla bellezza della corsa. Secondo me Vegni è troppo solo…»

In che senso?

«Torriani, quando aveva giornate difficili da gestire, si affidava sempre a un ex campione. Al suo fianco mi ricordo che aveva sempre Fiorenzo Magni o Francesco Moser, due caratteri niente male che riuscivano sempre a far sentire la propria voce. E’ questo che manca a Vegni, una figura carismatica accanto…»