Cantini (Trofeo Matteotti): «Percorso selettivo, perfetto per chi correrà il Giro Under 23»

Toniatti
Andrea Toniatti, vincitore dell'ultima edizione del Trofeo Matteotti
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Il Prestigio Bicisport è pronto a ripartire questa domenica con il Trofeo Matteotti, una delle classiche più importanti del panorama dilettantistico. Si riparte con Pietrobon e la Zalf in testa, rispettivamente, alla classifica individuale e a squadre per una parte centrale di stagione che si preannuncia scoppiettante.

Con Gianni Cantini, organizzatore del Trofeo Matteotti, facciamo un punto della situazione e proviamo a capire cosa ci dobbiamo aspettare da questa edizione della corsa.

Cantini, dopo il forfait del 2020, ripartiamo con una nuova edizione…

«Con tanta fatica ma ce l’abbiamo fatta. I protocolli Covid, per quanto giusti, sono davvero difficili da rispettare quando si organizza una corsa ciclistica. Però ci siamo presi un anno di pausa per tornare più forti di prima…»

La collocazione della corsa a maggio con la bella stagione e i vaccini ha aiutato?

«No, abbiamo avuto gli stessi problemi degli organizzatori delle corse di febbraio e marzo. Sotto questo punto di vista, sfortunatamente, non è cambiato nulla».

E invece dal punto di vista della startlist? Il Matteotti si corre solo 20 giorni prima del Giro U23…

«Sì, per quello ci ha aiutato molto. Siamo stati assaliti dalle richieste e purtroppo a qualcuno abbiamo dovuto dire di no. Il percorso poi è parecchio selettivo quindi è perfetto per testare la propria condizione in vista del Giro».

Avete anche delle squadre straniere?

«Essendo gara nazionale ne abbiamo potute invitare solamente tre. In tutto saranno trenta squadre, 27 delle quali italiane e molto forti…»

Chi si aspetta protagonista?

«Sicuramente la Colpack ha dimostrato quest’anno di avere una marcia in più, ma la concomitanza con il campionato regionale in Lombardia toglie sicuramente qualche grande protagonista dal lotto dei favoriti. Anche la Zalf sta andando molto forte».

Ci descrive il percorso?

«Si tratta di un circuito di 15 chilometri da ripetere ben 13 volte. Ogni giro prevede un dislivello di 150 metri, che moltiplicato per 13 volte ci dà 1.950 metri. Quindi piuttosto selettivo. Credo che come ogni anno sarà il GPM di Colle Montesilvano a fare la differenza, dallo scollinamento mancheranno solo 7 chilometri, la maggior parte delle quali in discesa. Vedremo sicuramente qualche attacco dei corridori che in volata si sentono battuti».