Norma Gimondi eletta nella giunta del Coni: il ciclismo torna al vertice

Il presidente della Fci Cordiano Dagnoni, la neo eletta nella giunta Coni, Norma Gimondi e il confermato presidente del Coni Giovanni Malagò
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Il clamoroso successo elettorale di Norma Gimondi è indubbiamente la conferma del valore della figlia di Felice che nel giro Di pochi mesi è diventata una delle dirigenti più apprezzate nel mondo dello sport. Ed è un successo anche per la Federazione Ciclistica che dopo molti anni di assenza torna a far parte della giunta del Coni. A Rovereto, quattro anni fa, si era candidata alla presidenza della Federazione Ciclistica ed era stata sconfitta solo dalle manovre di palazzo che nell’ultima notte avevano saputo rovesciare i rapporti di forza. Ma quella campagna, sebbene perdente, l’aveva fatta molto apprezzare anche nelle stanze del Coni dove aveva lasciato un’ottima impressione.

Norma Gimondi nella giunta del Coni: la soddisfazione di Cordiano Dagnoni

La qualità della persona si è confermata quest’anno quando, pur eletta in quota Martinello, quindi con il fronte sconfitto, ha saputo integrarsi con la nuova squadra ricordando a tutti che finita la battaglia elettorale era necessario agire nell’interesse della Federazione e non della squadra di appartenenza. Comprensibile la soddisfazione del presidente Cordiano Dagnoni: “Siamo orgogliosi di essere tornati in Giunta con Norma Gimondi, una candidatura che dimostra la nostra attenzione al movimento femminile. Malagò nelle prime dichiarazioni mi ha ringraziato pubblicamente per essermi speso per il ciclismo e questo mi lusinga. Al Presidente Malagò, a Norma Gimondi e a tutto il direttivo eletto oggi gli auguri di buon lavoro miei personali e da parte di tutto il mondo del ciclismo“.

I miei ringraziamenti non sono dovuti – ha detto Norma Gimondi, che subito dopo la prima riunione di Giunta si è recata alla Regione Lombardia per ritirare il premio della Rosa Camuna assegnato alla memoria del papà Felice – ma sono sentiti. Innanzitutto al presidente Cordiano Dagnoni, che tre settimane fa mi ha proposto questa candidatura alla quale io non avrei mai pensato. L’ha fatto in modo determinato, non solo con la sottoscritta ma anche con il presidente Malagò. Le parole che ha speso per me sono state importantissime. Ringrazio anche il Consiglio Federale, non avrei potuto trovare compagni migliori e sono lusingata dei complimenti ricevuti, dell’affetto e della stima. Cercherò di fare di tutto e di più per il nostro movimento, per la nostra base, per il nostro ciclismo. La mia presenza al Coni è la presenza della Federazione Ciclistica, non quella di Norma Gimondi“.