GIRO D’ITALIA / Van der Hoorn: «Non ci posso credere. E’ un sogno che si realizza»

Van der Hoorn
Taco Van der Hoorn sferra l'attacco decisivo nella terza tappa del Giro d'Italia 2021 (foto: LaPresse)
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Quattro corse vinte in carriera, una delle quali al Giro d’Italia. Taco Van der Hoorn non è nato certo come un corridore vincente, ma non ha mai fatto mancare in questi anni tra i professionisti il coraggio e la voglia di mettersi in gioco. L’olandese lo ha dimostrato oggi, andando all’attacco fin dai primissimi chilometri della terza tappa e regalando la prima storica vittoria alla corsa rosa per la “sua” Intermarché-Wanty-Gobert.

«Non ci posso credere. Sono venuto al Giro per correre in maniera aggressiva ma sapevo che sarebbe stato molto difficile vincere una tappa. Oggi ci ho provato ma non credevo di farcela. Con Simon Pellaud avevamo solo un minuto di vantaggio sul gruppo. Poi ho staccato Simon in salita e dalla radio mi hanno detto di avere 40” di vantaggio. Quando mi sono girato all’ultimo KM e non ho visto nessuno ho iniziato a credere di potercela fare. È incredibile».

«Non sapevo di essere arrivato con un vantaggio sul gruppo di soli quattro secondi, forse è perché ho festeggiato troppo negli ultimi 100 metri! Nel finale il gruppo stava recuperando, sentivo davvero la tensione. Ho guardato indietro un paio di volte e mi sembra sempre abbastanza staccato. Andare in fuga per me oggi era un grande obiettivo. Volevo esserci, non avrei lasciato andare via nessuno ma certo non potevo aspettarmi questo epilogo. È la prima vittoria dell’anno, significa molto per me e per la mia nuova squadra. Sono felice che il team mi lasci libertà di attacare dopo i due anni che ho passato alla Jumbo-Visma lavorando per Wout van Aert nelle classiche o inseguendo le fughe per Dylan Groenewegen».

Molto belle anche le parole di Valerio Piva, direttore sportivo del team belga, che riconosce: «Sappiamo bene di essere una piccola realtà nel grande mondo del WorldTour. Non possiamo competere con squadroni come Ineos, Jumbo o altri, ma quello che non ci mancherà mai è il coraggio e il cuore. Questa vittoria è il frutto della mentalità del team!»