GIRO D’ITALIA / Reverberi: «Vogliamo onorare la corsa con una vittoria. Visconti? Ha la stessa grinta di un ventenne»

Reverberi
Roberto Reverberi, Direttore Sportivo della Bardiani-CSF-Faizanè.
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La Bardiani è una delle formazioni simbolo del ciclismo italiano. Al Giro d’Italia 2021 Roberto Reverberi vuole ritrovare quella vittoria che manca alla corsa rosa dal 2016. Ve lo ricordate Giulio Ciccone a braccia alzate sul traguardo di Sestola? Quest’anno si arriva nuovamente nella cittadina in provincia di Modena e il GreenTeam sogna nuovamente un successo, magari con un altro giovane da lanciare nel mondo del World Tour.

Parliamo con Reverberi proprio delle ambizioni della Bardiani CSF-Faizané al Giro. Non dimentichiamoci che può contare anche su corridori di esperienza come Giovanni Visconti ed Enrico Battaglin

Roberto, che corsa ci dobbiamo aspettare dalla Bardiani?

«Una corsa coraggiosa, come sempre. Sappiamo di avere un’ottima squadra. Un misto tra esperienza e gioventù che speriamo ci possa riportare sul podio di una tappa. Non ci accontenteremo di viaggiare nelle retrovie. Vogliamo dimostrare di meritarci questa wildcard».

Come sta Visconti?

«Giovanni sta bene, è motivato come sempre quando si corre il Giro d’Italia. E’ la sua corsa, riesce sempre a dare qualcosa in più. A 38 anni ha la stessa grinta di un ventenne!»

Potrebbe riprovare a lottare per la maglia di miglior scalatore?

«Sì. Dopo la sfortuna dello scorso anno, sicuramente Giovanni vuole riprovarci. Sappiamo che non è facile perché serve molta costanza per andare in fuga molti giorni e andare a sprintare per i GPM. Ma se c’è qualcuno che può farlo quello è Giovanni».

E Battaglin invece?

«Enrico vuole rilanciarsi dopo due stagioni un po’ sfortunate. Credo abbia scelto la squadra giusta. Ha meno pressioni di una WorldTour ma anche più spazio per dire la sua. Ha già vinto tre tappe al Giro, quindi sa come si fa».

Gli altri?

«C’è Fiorelli che punterà alla top-ten nelle tappe con arrivo in volata. Carboni proverà a restare nei 15-20 della classifica generale e andrà in fuga nelle tappe più impegnative. Zoccarato e Zana sono molto giovani quindi impareranno dai più grandi e proveranno a farsi vedere. Infine ci sono Gabburo e Marengo che sono i nostri jolly».