Jakobsen smentisce Groenewegen: «ll nostro incontro doveva rimanere privato e lui non si è pentito»

Dylan Groenewegen, velocista olandese del Team Jumbo-Visma, pronto a lottare per gli sprint al Giro d'Italia
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Quanto successo tra Fabio Jakobsen e Dylan Groenewegen nella prima tappa del Giro di Polonia dello scorso anno sembrava ormai alle spalle. Fin dal giorno successivo il terribile incidente, Groenewegen si è dichiarato pentito e affranto. Jakobsen, dopo un calvario durato diverse settimane, era riuscito a tornare prima in bici e poi in gruppo. E proprio quando tutto sembrava sorpassato, ecco che la polemica si è riaccesa.

Nella giornata di ieri, Jakobsen si è espresso in merito ad alcune dichiarazioni rilasciate recentemente da Groenewegen, nelle quali il velocista della Jumbo-Visma raccontava d’essersi incontrato ad Amsterdam con Jakobsen e di aver conversato con lui a lungo, chiarendo così una volta per tutte tutti i dissapori. Ma il giovane sprinter della Deceuninck-Quick Step ha smentito tutto. «Sono stupito di quanto dichiarato da Dylan Groenewegen in merito al nostro incontro – ha fatto sapere JakobsenL’incontro tra di noi c’è stato, ma non sarebbe dovuto diventare di pubblico dominio. In più, lui non si è assolutamente preso l’intera colpa dell’accaduto e non ha mostrato un vero e proprio pentimento. Adesso la palla passa ai miei legali, incaricati di portare avanti la questione». Una querelle che non ci voleva proprio: sia per Jakobsen, rientrato alle corse soltanto l’11 aprile al Giro di Turchia, che per Groenewegen, di nuovo in gruppo a partire da domani sulle strade del Giro dopo ben nove mesi di squalifica.