GIRO D’ITALIA / TREK: Ciccone il jolly, Nibali si scoprirà strada facendo

Nibali
Vincenzo Nibali alla presentazione del 104° Giro d'Italia (foto: LaPresse)
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La Trek- Segafredo non è arrivata a questo Giro d’Italia come avrebbe voluto: l’infortunio di Nibali e gli intoppi avuti da Ciccone si sono fatti sentire. Lo stesso Mollema, la terza carta, sembra puntare alla generale. “Cercherò di vincere qualche tappa“, ha infatti dichiarato.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Nibali. “Sono stato dieci giorni senza pedalare e mi sono allenato sul serio solo la scorsa settimana – ha dichiarato il siciliano – Il mio stato di forma è un punto interrogativo, vedremo strada facendo. Non so cosa aspettarmi da me stesso. Quello che so è che voglio lasciare un segno“. Con le Olimpiadi all’orizzonte, il grande successo che Nibali insegue quantomeno da Rio de Janeiro nel 2016.

Anche Ciccone non ha avuto un avvicinamento semplice al Giro d’Italia. “Dopo il Catalunya – ha spiegato – ho perso alcuni giorni di allenamento per un’infiammazione tendinea. Per il resto, il ritiro a Sierra Nevada è andato bene e sono convinto che non aver partecipato al Tour of the Alps sia stata la scelta migliore. Sarò un jolly: correrò coperto nella prima settimana, poi vedremo come staremo io, Nibali e Mollema. Siamo una squadra affiatata e compatta, saremo onesti nel guardarci in faccia e nel metterci a disposizione del corridore più in forma e messo meglio in classifica. Vedremo, insomma: non voglio fare proclami (ha detto lo stesso Nibali, ndr) perché si tratta pur sempre del mio primo grande Giro con responsabilità di classifica generale“.

Il responso lo darà la strada: se la Trek sarà in forma, allora avremo una squadra in grado di spostare gli equilibri; altrimenti, prepariamoci a vedere i suoi corridori spesso in fuga per cercare il maggior numero possibile di vittorie di tappa.