Nibali, a Livigno per ritrovarsi: allenamenti tra le nevi verso il Giro

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Vincenzo Nibali è in bici, su strada: l’ultimo passo della sua rincorsa al Giro d’Italia è cominciato in queste ore in mezzo alle nevi di Livigno, «nella pace del silenzio». Sono passati esattamente dieci giorni dalla balorda caduta che gli ha causato la frattura composta del radio della mano destra, e mancano esattamente due settimane al via del Giro, l’8 maggio da Torino.

Nibali, le tappe per il recupero: a Livigno per ritrovare la condizione ideale in chiave Giro

Il recupero a tappe di forzate del fuoriclasse della Trek-Segrafredo procede a tutta: il 15 l’intervento eseguito a Lugano dallo specialista in chirurgia della mano, Ivan Tami; il 20 Vincenzo era a Forlì, al centro di riabilitazione di Fabrizio Borra, dove gli hanno predisposto un tutore in carbonio modellato sulla sua impugnatura, che gli consente di guidare la bici su strada senza eccessivi timori; il 22 l’ultima visita di controllo a Lugano, dove gli sono stati tolti i punti e una radiografia ha potuto verificare che placca e viti non si sono mosse. Quello è stato in pratica il via libera al ritorno su strada, indispensabile per pensare di essere al via della corsa rosa. Non c’è tempo per correre in gara, e allora Vincenzo ha scelto un periodo a Livigno, su strade su cui si è preparato spesso. «Si ricomincia», ha commentato questa mattina uscendo sulla sua Trek. Come ha ripetuto più volte dalla caduta, Nibali non vuole lasciare niente di intentato: farà tutto il possibile per essere al Giro. «Ma servono pazienza, lucidità e cautela». In questo percorso ogni giorno è prezioso. E il passo di oggi ha un peso importantissimo anche per il morale.