“Siamo solo noi”, canta Vasco Rossi in un suo celebre brano. “Siamo sempre noi”, gli potrebbero rispondere Julian Alaphilippe e Alejandro Valverde. Ancora una volta sono loro i protagonisti della Freccia Vallone. Presente e futuro immediato il francese, 28 anni, tre volte vincitore sul Muro di Huy; passato e un presente senza fine per lo spagnolo, 40 primavere, che ha alzato le braccia al cielo su questo traguardo per cinque volte. Sono loro, rispettivamente primo e terzo classificato dell’edizione 2021, i veri signori della seconda classica delle Ardenne.
Dominio
Per rendere l’idea precisa del loro impatto sulla Freccia Vallone, basta scorrere l’albo d’oro, fermando l’occhio all’ultimo decennio. Dal 2012 compreso a oggi solamente in quattro occasioni, alla voce del vincitore, non compare Valverde o Alaphilippe. Proprio nel 2012 si impose Joaquim Rodriguez, mentre nell’anno seguente toccò a Daniel Moreno. Poi il filotto di Alejandro, con quattro successi consecutivi, battendo il record di vittorie di fila di Marcel Kint, che dal 1943 al 1945 si era fermato a quota tre in questa gara. Sempre suo il primato di acuti alla Freccia, con cinque centri. A interrompere il suo dominio ci ha pensato un altro fuoriclasse come Julian.
Valverde-Alaphilippe: passaggio di testimone?
Verrebbe quasi da chiedersi se Alaphilippe possa diventare l’erede perfetto di Valverde in alcune gare, a partire dalla Liegi-Bastogne-Liegi fissata per domenica. Quattro i successi del murciano nella quarta classica monumento della stagione. Nella stessa competizione, invece, il francese è a secco, con il ricordo della beffa nella scorsa edizione, quando rovinò tutto con uno sprint disastroso. Chissà se sul podio odierno i due si saranno confrontati proprio sulla Liegi. Julian studia e impara, ma siamo sicuri che Alejandro, con quell’animo da eterno ragazzo, sia disposto a cedere facilmente lo scettro?
