Coati: «La vittoria all’ExtraGiro? Finalmente! E che soddisfazione sprintare con Cavendish»

Coati
Coati regala alla Nazionale italiana la vittoria nella prima prova dell'ExtraGiro.
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Uno dei corridori che più si è messo in mostra in questa prima parte di stagione tra i dilettanti e non solo è sicuramente Luca Coati. La vittoria nella prima prova dell’ExtraGiro (110° Anniversario Antonio Placci) è il risultato di un lungo lavoro partito quest’inverno tra grandi propositi sotto la guida del preparato staff del Team Qhubeka, vivaio della formazione World Tour nella quale militano corridori come Aru, Nizzolo e Pozzovivo.

Finalmente dopo due mesi ad altissimi livelli con piazzamenti importanti alla Firenze-Empoli, al GP La Torre ma anche alla Coppi e Bartali, battagliando con i professionisti, è arrivato il tanto atteso successo. Noi di quibicisport.it lo abbiamo intercettato al termine del suo allenamento quotidiano per farci spiegare da dove arriva questa fantastica vittoria conquistata con la maglia della nazionale italiana.

Coati, che vittoria è stata all’ExtraGiro?

«Essere convocati in nazionale è sempre un onore. Quando si corre, e si vince, con la maglia azzurra c’è sempre un’emozione diversa. Prima della corsa ci eravamo detti che in caso di arrivo in volata la squadra avrebbe lavorato per me. E così è stato. Sono davvero felice!»

Credi che la leadership in maglia azzurra sia il giusto merito per una prima parte di stagione ad altissimi livelli?

«Sì, me la sono sudata sulla strada. Un po’ mi dispiaceva perché da di fine febbraio sentivo di avere un’ottima condizione eppure la vittoria continuava a non arrivare. Ero lì alla Firenze-Empoli all’esordio, ma anche al GP La Torre, al Trofeo Arcadia e incredibilmente anche alla Coppi e Bartali…»

Raccontaci quel quarto posto alla Coppi e Bartali…

«Difficile descriverlo a parole. Due giorni prima avevo corso alla Per Sempre Alfredo e avevo buone sensazioni, così mi sono buttato nella mischia della volata finale. Davanti a me è arrivato Mark Cavendish, non ci volevo credere. E’ sempre stato il mio idolo, un sogno pedalare al suo fianco e sfidarlo in volata».

Il podio della Firenze-Empoli 2021: da sinistra Luca Coati, Tommaso Nencini e Kevin Bonaldo

Qual è la grande differenza tra gli Under e i professionisti secondo te?

«E’ totalmente diverso il modo di correre. Tra i professionisti si va più regolari e sono le squadre a decidere come andrà la gara. Tra i dilettanti è invece un continuo scattare e controscattare. Difficilmente si trovano team che prendono in mano la situazione».

Tu però ti sei ritrovato in una squadra vivaio di una World Tour. Come stai vivendo questa esperienza?

«Molto bene, sono orgoglioso della mia scelta. La Qhubeka è una squadra con una mentalità votata al professionismo. Tecniche di allenamento, alimentazione, tecnologie e tattiche che difficilmente si trovano nelle altre squadre Under 23».

E ora? Quali sono i tuoi obiettivi?

«Il mio obiettivo è vincere tutte le gare che si addicono alle mie caratteristiche di velocista che tiene sulle brevi salite. Domenica correrò al GP Liberazione di Roma, punto a fare subito alla doppietta».