Il pubblico del ciclismo è diviso fra “vanaertiani” e “vanderpoelisti”, una divisione che non si vedeva da anni da queste parti e che non è solo nazionalistica – fra olandesi e belgi – ma investe la gran parte del mondo ciclistico. Oggi a esultare per la settima tappa della Tirreno-Adriatico sono gli adepti di Wout Van Aert, padrone del vapore nella cronometro finale di San Benedetto del Tronto.
Una manifestazione contro la noia questa bellissima edizione della Tirreno-Adriatico, arricchita e impreziosita dalla meravigliosa scuderia dei talenti del grande ciclismo dell’Era 3.0. Il Tridente dei Due Mari è di Tadej Pogacar e gli ultimi chilometri premiano Wout Van Aert: lo stesso podio del Mondiale di Imola a posizioni invertite. Nella prova iridata, infatti, era stato il nostro Top Ganna a vincere su Van Aert e Kung, a conferma dello strapotere di questo trio straordinario nell’esercizio di forza contro lo scorrere e il ticchettio inesorabile delle lancette. Da sottolineare anche il sesto posto di Alberto Bettiol: la performance odierna del toscano della EF Education Nippo, lascia assolutamente ben sperare in vista dell’imminente Campagna del Nord con le Grandi Classiche che stanno arrivando e accenderanno lo show di una stagione già iniziata nel miglior dei modi con numeri fenomenali su ogni fronte da parte di protagonisti superlativi, dal ciclocross alla strada.
A vincere la corsa è Tadej Pogacar con 1’03” su Wout Van Aert e Mikel Landa salva il podio firmando un ottimo terzo posto. Quarto Bernal, bravissimo Matteo Fabbro quinto e infine anche Vincenzo Nibali nella Top Ten con il nono posto finale. Ora grande attesa per la Milano-Sanremo in programma sabato 20 marzo: appuntamento imperdibile con la Classica di Primavera, tutta da seguire su quibicisport.it. Live dal primo all’ultimo metro. Il grande ciclismo, passa e corre sempre con noi!
Ordine d’arrivo
Tirreno-Adriatico, classifica finale
