Roglic e la discussa vittoria a Valdeblore: «C’era una possibilità e l’ho presa»

Primoz Roglic in una fase tranquilla della tappa numero sette della Parigi Nizza, poi vinta, da Le Broc a Valdeblore La Colmiane (foto: A.S.O./Fabien Boukla)
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Il parallelismo con il pianeta calcio è semplice: vincere come Roglic a Valdeblore La Colmiane oggi, con già due successi di tappa conquistati e la maglia gialla blindata sulle spalle, con un giovane a un passo dal sogno della prima vittoria tra i professionisti, è come voler dominare l’avversario anche nella gara di ritorno dopo che all’andata hai vinto 4 a 0. Gino Mäder, scavalcato a 25 metri dal traguardo e quel gesto di rabbia mista a dispiacere hanno fatto discutere gli appassionati di ciclismo. Lo sloveno della Jumbo Visma avrebbe potuto fare diversamente? Ecco come ha spiegato la sua scelta.

Roglic e la vittoria a Valdeblore La Colmiane

«Mi sono detto perché no? C’era una possibilità e l’ho presa – ha detto con estrema franchezza Roglic in mixed-zone subito dopo l’arrivo – È stata una giornata dura, soprattutto all’inizio, breve ma intensa. Il finale è stato molto serrato e combattuto, ma per fortuna sono riuscito ad arrivare per primo sul traguardo. Non è ancora finita. C’è ancora un’altra sfida domani, un’altra tappa breve. Sarà difficilissimo e dobbiamo subito concentrarci per fare il nostro. Non sarà facile, ma i miei compagni stanno facendo un grande lavoro. È divertente correre qui».